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venerdì 16 novembre 2012

Lyzàn, la guerriera pacifica...

Mi sono svegliata stamattina con un sonno assurdo e quello stesso sonno mi ha fatto compagnia per tutta la giornata. Oggi sono davvero stanchissima. La mattina l'ho trascorsa tra i resti archeologici dell'area del Laterano. Fantastici davvero. Il mondo sotterraneo mi ha sempre affascinata. Avevo solo 6 anni quando entrai per la prima volta nelle viscere del sottosuolo. Fu la mia prima visita in catacomba, precisamente in quella di S. Pancrazio e mi innamorai di questo mondo. L'archeologia è il mio unico grande amore che non tradirò mai. La mia è una strada difficile in un paese che dovrebbe invece portare alta la bandiera della tutela del patrimonio artistico e che invece la lascia come fanalino di coda. Le cose devono cambiare per forza.
In ogni caso, io sono innamorata del mio lavoro, con tutti i suoi pro e i contro. Forse qualcuno di voi mi obietterà che non bisogna sposarsi con il proprio lavoro. Al contrario dirò che seguire il proprio sogno è una soddisfazione, soprattutto provare a realizzarlo con tutte le proprie forze anche quando ogni cosa e ogni persona ti remano contro. Per ora posso amare l'archeologia. L'amore vero è un'altra cosa e lo aspetterò se ci sarà.

Tornando nel mondo parallelo, a Sàkomar è il turno della descrizione di Lyzàn.
Ha dei lunghi capelli biondi, che ho sempre immaginato raccolti in una coda a zampillo. Le sue sembianze sono feline, un po' come quelle di Minhalconian, con i tipici tratti delicati e affilati degli Elfi.
Christine, osservandola, la ricollega alle statue e alle pitture etrusche. E con questo si capisce che a Sàkomar, coloro che gli Umani, in questo caso specifico gli Etruschi, hanno creduto degli dèi erano in realtà Elfi. Sì, è strano e contorto, ma ho voluto incastrare storia, mitologia, archeologia e fantasia tra loro. Chissà se sono riuscita nel mio intento... ma questo potranno dirmelo solo i lettori.
Lyzàn è un'Elfa che lavora a corte. Il suo passato non viene narrato, così come nemmeno le sue azioni.
E' una creatura molto schiva. Si occupa del giardino del Castello. Un po' strano per un'Elfa che ha il fisico di una guerriera, vero? Narrerò qualcosa di più dettagliato sul suo conto nel terzo libro, quando Christine ritornerà per andare a combattere nel Regno del Magma con il suo esercito.



Lyzàn viene nominata comandante delle truppe, nello specifico degli arcieri su Grifoni e Leogrifi. A lei viene assegnata una spada dall'elsa argentata. Lyzàn si rivelerà un'ottima combattente, ma questo appunto si vedrà.
Nel giardino del Castello di Floryen, l'Elfa si prende cura di cespugli di rose profumatissime di ogni colore, lavanda, gigli e fiordalisi. Il giardino, dal manto verde e vellutato, è reso magico da enormi fontane con alti zampilli, ricche di pesci rossi e statue mitologiche, tra cui Amore e Psiche. Sul retro del castello, c'è un laghetto circondato da un canneto, con cigni e anatre.
Lyzàn è quindi la più pacifica all'interno del Castello, ma non è detto che dietro il suo ruolo si nasconda un carattere altrettanto tranquillo. A volte le persone che sembrano le più calme, sono in realtà dei fiumi in piena, delle furie pronte a scatenarsi appena ne hanno l'occasione.
Infine l'Elfa è molto abile nelle arti magiche e questa sua capacità si manifesta soprattutto durante la Notte Lucente in cui Christine la nota fare incantesimi con le Ninfe dei fiori.
Riconosco di non aver scritto molto stasera, ma non posso anticipare le trame dei libri successivi e soprattutto le sorprese che questi riservano.
Vi auguro un buon week-end cari lettori! Spero di riuscire ad aggiornare il blog tra sabato e domenica, altrimenti ci si "rilegge" lunedì!




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