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lunedì 17 febbraio 2014

"Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen - Recensione e impressioni

Buonasera mondo! Non so perchè ma in questo momento, anche se è veramente un po' tardi per i miei desideri golosi, avrei una voglia matta di cioccolata calda con panna, mix che potrebbe uccidermi all'istante.
Mah vabbè, sono assurdità del mio stomaco scombussolato da un'influenza che mi sto portando dietro da due settimane. Forse questi vaneggiamenti sono segni di ripresa, chissà!
Ieri, tra un riassunto, una schedatura, uno studio iconografico e chi ne ha più ne metta, sono riuscita anche a terminare la lettura di "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen.
Come avevo anticipato in qualche post precedente, avevo fatto una cosa che mai sarebbe consigliabile: avevo visto il film (l'ultimo, quello del 2005) prima di leggere il libro (non l'ho mai fatto, è la prima volta per me). In questo caso il film si era rivelato per me così bello, da sentir nascere il desiderio di leggere le pagine che avevano dato vita alla trasposizione cinematografica della fantasia di questa fantastica autrice inglese.



Passiamo alle impressioni... perchè in realtà non faccio mai una recensione completa. Trovo che ci siano troppi spoiler. Ognuno deve gustarselo appieno, libro o film che sia. Gli anticipi sono per i curiosi.
Dunque, è un romanzo che non è per tutti, ma questo alla fine è abbastanza scontato. Chi si appresta alla lettura di "Orgoglio e pregiudizio" sa bene che l'ambientazione non è di certo contemporanea e di conseguenza anche lo stile narrativo sarà contestuale all'epoca di stesura (a tratti qualche capitolo può risultare pesante).
I primi capitoli sono sempre volti a far entrare il lettore all'interno dell'atmosfera inglese e rurale di fine Settecento. La famiglia in questione è quella dei coniugi Bennet che hanno ben cinque figlie femmine, ognuna con caratteri (fortunatamente) molto diversi: la maggiore si chiama Jane, è bella, affascinane e molto dolce, non vede mai il male in nessuno; la secondogenita e protagonista è Elizabeth (Lizzy) ironica, molto intelligente, colta, con un animo romantico che nasconde dietro una cortina di "pregiudizi"; la terza è Mary, che appare riservata e appassionata solo di studio e lettura, cui interessa poco la vita al di fuori della sua stanza e della biblioteca; la quarta è Lydia, ossessionata dagli uomini in divisa, motivata solo a sposarsi; la quinta è Kitty ancora immatura e condotta sulla "cattiva strada" da Lydia con cui ha più affinità caratteriali.
Diciamo che Jane e Lizzy sono molto in sintonia, così come Lydia e Kitty. L'unica che rimane davvero fuori è Mary. Il Signor Bennet è un uomo che non sembra interessarsi molto della sua famiglia (anche se la sua figlia preferita rimane Lizzy), soprattutto con una moglie pettegola e superficiale come la sua (insopportabile direi), che vive solamente per vedere accasate le sue figlie con ricchi signori.



Tutto inizia da un ballo in cui Bingley è interessato a Jane. Il loro amore si fa sempre più forte, verrà ostacolato anche, ma trionferà.



Nella stessa occasione abbiamo Elizabeth che conosce Mr. Darcy, affascinante e tenebroso, ricco proprietario terriero, nobile, con un caratteraccio. L'orgoglio del titolo è riferito proprio a lui. Tra i due non vi è proprio simpatia all'inizio, anzi, tutt'altro. Si detestano quasi.



Con il passare del tempo (parecchio!!!), Elizabeth inizia a conoscere particolari di Darcy che sono quasi invisibili ad occhi qualsiasi, capendo che dietro quella scorza dura si nasconde un uomo gentile e dall'animo nobile, un vero lord per il quale tutte le lettrici hanno sempre perso la testa. Tant'è che, terminata la lettura con gli occhi a cuoricino, gli uomini sembrano veramente banali e si va alla ricerca disperata di un Darcy, alquanto raro al giorno d'oggi!
E per Darcy è quasi lo stesso. Era prevenuto sulla famiglia di Elizabeth... le sorelle minori, grandi pettegole e civette insieme alla madre, avrebbero fatto scappare anche il ragazzo con le migliori intenzioni. E' il carattere di Lizzy a colpirlo. Lei non "cade ai suoi piedi", non è come le altre, non lo adora, anzi, lo disprezza, e con il suo acume lo umilia persino. Quando si dice che gli uomini adorano essere trattati male... ok sorvoliamo.



Ovviamente, come in ogni romanzo, intorno a Lizzy e Darcy ruota una cornice di personaggi secondari inseriti appositamente per complicare la trama: si trova quindi il cugino e pastore protestante Collins, il bel Wickham che ci prova un po' con tutte (e alla fine sposerà Lydia!) e che deve molto al padre di Darcy, gli zii di Lizzy, Lady Catherine De Bourgh, le sorelle di Bingley, il cugino di Darcy e infine la sorella di quest'ultimo Georgiana.
Inseriamo la storia in un'ambientazione spettacolare, con immensi prati, boschi, case con il tetto di ardesia e vestiboli, saloni, arredi brillanti e sontuosi.



E passeggiate nel mezzo della natura con Lizzy e Darcy che si innamorano un pizzico di più ogni volta (e ciò è dimostrato dalla crescente confusione che assale la protagonista),



fino alla dichiarazione d'amore del nostro amato cavaliere... che viene prontamente rifiutata da Lizzy un prima volta... e desiderata ardentemente una seconda, quando Darcy è ormai stato rivalutato e i loro cuori battono all'unisono.



"Orgoglio e Pregiudizio" è una delle migliori storie d'amore della letteratura che mi ha fatto sognare e fare un tuffo in un passato che non ho mai vissuto, ma di cui sento una scottante nostalgia.

E adesso, dopo aver esaurito un fumetto (leggo "Julia, le avventure di una criminologa" sin dal numero 60) e un manga che ho sul comodino, mi appresto alla lettura di questa bella storia d'amore dal punto di vista di un uomo, del caro Mr. Darcy, provando a capire che cosa passi davvero nella mente del tanto "misterioso" universo maschile, con "Il diario di Mr. Darcy" nel recente volume di Amanda Grange.



lunedì 10 febbraio 2014

Le difficoltà di una trilogia... e vari aggiornamenti

Buonasera a tutti! E' dal visualizzatissimo post su Frozen che non mi faccio viva anche su questa piattaforma. Ultimamente mi riesce più curare la pagina di Facebook, diciamo che è semplicemente un metodo più rapido.
Sono stati giorni parecchio intensi questi costellati di visite, lezioni, scritture varie di carattere archeologico e schedatura, ma anche di emozione perchè il mio primo articolo archeologico è stato pubblicato all'interno degli atti di un convegno cui partecipai nel 2012. Sono soddisfazioni dopo mille fatiche.


Solo ieri, in un attimo di ispirazione, ho ripreso in mano il terzo libro. Voi direte, ma quanto ci stai mettendo? No, non è semplice. Prima di tutto la situazione di Sàkomar si è un bel po' complicata. Se nel primo volume c'erano tanti personaggi, nel secondo ce ne sono il doppio e nel terzo... lasciamo perdere. Devo tenere a mente la trama di ogni cosa, vedere come è vestito quello o quell'altro, che poteri ha l'uno, cosa è successo nel passato e cosa accadrà in futuro. Non è facile incastrare i pezzi del puzzle di un romanzo fantasy.



Vi dico solo che non ho mai letto Tolkien, non perchè non mi ispiri il Signore degli Anelli, ma per due principali motivi (spero non mi osserverete con occhio negativo, ma mi ripropongo di farlo entrare nelle mie letture in futuro):
- sto scrivendo il MIO fantasy. Premettendo che i personaggi fantastici sono sempre quelli, nonostante si possa dar vita a interessanti mix, non ho voluto in alcun modo essere influenzata da un maestro come lui. La trilogia cinematografica l'ho guardata solo pochi mesi fa dopo che il mondo intero stava insistendo perchè lo vedessi... traete le conclusioni.
- vidi per la prima volta la trilogia in mano a una mia compagna del liceo. Andava di moda il Signore degli Anelli e lei era in completa fissa. Lo sfogliai velocemente e mi bastò. Vidi una lunghissima lista di personaggi e parole di un vocabolario (elfico) a me totalmente sconosciuto. Non volli ingarbugliare il mio cervello in quella macchinazione. Ora come ora ho veramente voglia di leggerlo, forse perchè sono cresciuta e ormai ho una certa "esperienza" in letture fantasy, ma come ho detto aspetterò.
Ecco, quindi è difficile andare avanti nella scrittura del libro conclusivo. Mi affeziono ogni volta di più ai personaggi che creo, ho in testa lo svolgimento delle loro vite, i loro sentimenti, vedo le battaglie e le più svariate azioni come in un film... così come il tanto atteso momento clou della storia e la fine di essa, ma devo arrivarci pian piano. La fretta non porta mai da nessuna parte e, nonostante qualcuno mi reputi "frettolosa" nelle mie cose, io so di non esserlo. Posso essere veloce, ma riguardo ciò che faccio un milione di volte e non mi stanco mai di correggere perchè so di poter migliorare.



Per dire che non ho mai tempo per fare nulla, sto leggendo ancora "Orgoglio e pregiudizio". Lo avevo iniziato un mese fa e ora sto appena dopo la metà. Gli impegni portano via veramente molte ore preziose, ma l'importante è comunque non perdere l'abitudine. Il libro mi sta piacendo tantissimo, ma non ne avevo dubbi già appena sfogliate le prime pagine. Jane Austen introduce in un'atmosfera inglese veramente particolare, di cui io ho nostalgia, pur non avendo, ovviamente, mai vissuto in quel periodo.
Ok, lo ammetto: ho un profondo amore per la letteratura inglese. Mi piace molto. Ricordo quando al liceo leggevamo brani tratti da opere inglesi in lingua... e sognavo. Adoravo quei momenti (erano rari attimi in un'atmosfera per me tutt'altro che piacevole, ma non prendo proprio il discorso).
E poi ho trovato il film con Keira Knightley e Matthew Mcfadyen veramente ben fatto.



Per terminare e dato che l'acqua è il principale elemento di questo blog, volevo ricordare la situazione penosa in cui siamo a Roma. Strade allagate con conseguente traffico, paesi intorno alla Capitale con strade crollate, frane a destra e a manca, gente sfollata, buche che sembrano voragini e che nessuno ripara, alberi caduti, marciapiedi che ormai sono torrenti, infiltrazioni ovunque... Speriamo che qualcuno, chi di dovere, si ricordi di noi e soprattutto che smetta di piovere perchè non se ne può più.



Comunico, prima di salutarvi, che grazie a voi lettori, il blog è entrato tra i tre migliori siti in Net Parade che verranno consigliati il 13 febbraio p.v. Yeah! Piccolo traguardo che fa sempre piacere.
E ora... buona serata!
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