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domenica 26 settembre 2021

Recensione di "Il momento giusto" di Danielle Steel

Buona domenica, amici! Siamo entrati nella stagione autunnale e io proseguirò ad avere nostalgia del caldo estivo. Sono un'inguaribile romantica, innamorata dei tramonti infuocati sul mare, delle letture in spiaggia, del sole sulla pelle, dell'abbronzatura dorata.
Per qualche minuto, quindi, vi riporto indietro di circa un mese, ad agosto, quando ho terminato la lettura di "Il momento giusto" di Danielle Steel.



Trama: Abbandonata dalla madre quando aveva appena sette anni, Alexandre Winslow cresce con l'adorato padre Eric, che infonde in lei un grandissimo amore per la lettura. Le sere passate a leggere insieme libri gialli portano Alex a cimentarsi nella scrittura, ed è già dai primi racconti che la ragazza dimostra di avere un talento innato. Eric, il suo primo sostenitore, la incoraggia a seguire la sua dote, mettendola però in guardia: pochi crederebbero che una giovane donna possa essere l'autrice di storie tanto terrificanti, e molti uomini ne sarebbero invidiosi. Per questo, se in futuro vorrà continuare a scrivere, le suggerisce di usare uno pseudonimo maschile. Nel tempo, Alex non abbandona mai la sua passione, e anche il dolore per la morte del padre trova sfogo sul foglio di carta. La ragazza scrive in ogni momento libero, dando vita a trame, temi e personaggi che popolano la sua mente. Così, a metà college finisce il suo primo romanzo, che incontra subito l'interesse di un editore. Ricordando il monito del padre, la ragazza sceglie di pubblicare sotto lo pseudonimo di Alexander Green, e il suo libro diventa subito un bestseller. Ma la fama attira anche le invidie di molti, e ogni uomo che Alex prova a fare entrare nella sua vita si rivela essere geloso del successo di Alexander. Troverà mai qualcuno a cui poter confidare la sua vera identità? La persona giusta arriverà al momento giusto, e sarà nel più inaspettato dei modi.

C'è un momento giusto per ogni cosa: per i propri sogni, per innamorarsi, per crescere. Questo Alex non lo sa ancora quando viene abbandonata dalla madre scapestrata e quando suo padre muore lasciandola sola al mondo. A farle compagnia c'erano unicamente i libri gialli che leggeva con il papà e la passione irrefrenabile per la scrittura. La vita ha in serbo per lei tante sorprese e un grande successo. Quella giovane ragazzina sfortunata, grazie a un avvocato e a un gruppo di suore, riuscirà a coronare il proprio sogno diventando un'affermata scrittrice di thriller.
La strada è soddisfacente, ma costellata di insidie, soprattutto a livello sentimentale. Gli uomini che Alex conosce sono invidiosi e soffrono di sindromi di inferiorità, lasciandola ogni volta ferita. La scrittura è la sua unica ragione di vita e, proprio quando non se lo aspettava, ecco giungere l'uomo giusto, quello capace di riattivare il cuore e rendere tutto più bello.


Danielle Steel "gioca" in casa: la protagonista vuole essere una scrittrice e ci riuscirà nonostante tutto; l'autrice, con ogni probabilità, inserisce elementi tratti dall'esperienza personale. Quello della scrittura è un mondo ambizioso, fatto di pregiudizi (le donne sono meno brave degli uomini a scrivere gialli) e di apparenze (ne è dimostrazione lo pseudonimo maschile adottato da Alex), però terribilmente affascinante.
Attraverso l'inchiostro prendono vita personaggi, storie, sentimenti che esistono solo nella mente dell'autore, condivisi poi con ogni lettore.
"Il momento giusto" è un romanzo dedicato a chi ha un sogno e farebbe di tutto pur di realizzarlo; a chi non si arrende mai, a chi spera sempre che domani sarà un giorno migliore.

sabato 18 settembre 2021

Recensione di "That guy" di Kim Jones

Buonasera amici, eccomi di nuovo qui a raccontarvi qualche dettaglio dei romanzi divorati durante lo scorso mese, agosto, chiamato comunemente "estate". Eh sì, anche se l'estate ha ufficialmente inizio il 21 giugno e termina verso il 22 o 23 settembre, per molti "estate" corrisponde al mese in cui possono ritagliarsi qualche giorno di vacanza, solitamente al mare.

Arriviamo al dunque e quindi al romanzo di Kim Jones che costituisce la mia quarta lettura "estiva".


Trama: "Avete presente quel tipo di ragazzo? Il frutto delle vostre fantasie più romantiche, il classico protagonista dei libri. E ricco, potente e, ovviamente, sexy. Vive in un appartamento stupendo, sa essere irritante ma di solito ha una buona ragione, ben nascosta nel suo passato, per giustificare il suo carattere. Ero convinta anche io che non esistesse. E invece ho conosciuto Jake. Mi chiamo Penelope e sono una scrittrice. Ho trascorso anni alla disperata ricerca di un uomo che fosse all'altezza dei miei protagonisti e, adesso che so che esiste, ho una missione: farlo innamorare perdutamente di me. Non dovrebbe essere un'impresa troppo difficile. C'è solo un problema: ho fatto una stupidaggine e adesso Jake mi odia. Ma sfortunatamente per lui... ho deciso che è quello giusto per me. E in un modo o nell'altro riuscirò a conquistarlo."

Tutto nasce da una vendetta e da un grosso equivoco: Penelope deve fargliela pagare all'ex ragazzo della sua migliore amica nonché coinquilina, incendiando una sacchetto di escrementi di cane; per fuggire dopo il furto di tale sacchetto, la stessa protagonista entra in una limousine fingendo di essere la donna che l'autista stava aspettando. Risultato? Penelope, giovane autrice in via di successo, si ritrova in un lussuoso palazzo appartenente al ricco imprenditore Jake Swagger, scambiata per la escort che avrebbe dovuto accompagnarlo a un importante evento. Chiarito l'errore, la nostra protagonista rimane comunque "incastrata" nelle dinamiche che Jake Swagger ha già deciso. E si dà il caso che lui sia, oltre che spaventosamente ricco, anche molto sexy, in grado di risvegliare ogni fantasia.


Come ho trovato questo romanzo? Sicuramente ho apprezzato l'ironia di Penelope, che non manca mai, anche se costellata di espressioni "scurrili" che non amo particolarmente nei libri. Per il resto è la solita storia che echeggia le "Cinquanta Sfumature": lui bello, ricco, potente e dannato con sfrenate pulsioni sessuali; lei, sprovveduta, che rimane intrappolata nella "rete del ragno", diventando improvvisamente lussuriosa. Si narra di avventure sessuali che sfiorano la fantascienza, di donne estremamente vogliose e di uomini che le trattano come un oggetto del piacere in un primo momento, per poi redimersi facendo emergere un barlume di dolcezza e facendo così scattare un innamoramento che sarebbe eufemistico definire "strano". Abbiamo sempre e comunque una donna in posizione inferiore, considerata per le prestazioni che può offrire, rapportata con un uomo superiore, ovviamente intelligente, che la domina.
Francamente non mi piace questa concezione della donna e dei rapporti sentimentali (che implicano altro, oltre il sesso e l'attrazione ovviamente) che vengono, a mio avviso, sminuiti. Ma del resto sembra che la linea pornografica letteraria mascherata sotto la categoria "romance" o "young adult" vada di moda e che le autrici possano trovare affermazione. In sintesi si tratta di una lettura leggera che non avrei scelto se non mi avessero regalato questo libro ormai molto tempo fa.

venerdì 10 settembre 2021

Recensione di "Prometto di sbagliare" di Pedro Chagas Freitas

Al calar della notte, quando i rumori iniziano a rallentare sopraffatti dal silenzio, anche in questa sovraffollata Roma, io sono qui, davanti a uno spazio bianco pronta a condividere con voi la recensione di un altro romanzo molto particolare.



Trama: Il locale è affollato e rumoroso. L'uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina. Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l'imbarazzo tradito dal tremito delle dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall'ultima volta che l'ha vista, il giorno in cui l'ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n'è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la scuotono, l'uomo decide di fermarla. E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre. Questa sembrerebbe la fine, ma non è che l'inizio della loro storia. Perché ogni loro gesto, ogni lettera che si scrivono, ogni persona che incontrano, ha un universo da raccontare. E l'amore è il filo rosso che lega tutto. Quante volte ci siamo chiesti com'era l'amore da cui siamo nati? Come si è sentito nostro padre la prima volta che ci ha tenuto in braccio? L'emozione più grande è quella di ritrovare quello che si è perso e amarlo di nuovo, come se fosse la prima volta.

È complicato scrivere la recensione dell'opera di Freitas, innanzitutto perché non si tratta di un romanzo benché sia definito tale. È più propriamente una raccolta di brevi e numerosi racconti, a tratti poetici, e di riflessioni in prosa sugli avvenimenti della vita legati tra loro da alcuni macroargomenti, primo fra tutti l'amore, la caducità dell'esistenza umana, lo scorrere del tempo, le scelte, le passioni.
C'è la coppia di innamorati che ha deciso di vivere ognuno la propria vita, finché non si reincontrano, come se non fosse trascorso tanto tempo; c'è il clochard che cerca la sua amata perduta anni prima; c'è l'innamorato segreto che non trova il coraggio di rivelarsi; il figlio che ha un sogno diverso dal futuro che i genitori si auguravano per lui; ci sono gli amanti, che spendono tutto negli istanti di passione; ci sono un uomo e una donna che si amano e farebbero di tutto l'uno per l'altra.
Sono storie di donne e uomini che rispecchiano aspetti della vita di ognuno di noi, esseri imperfetti, tendenti verso la perfezione offerta dalla felicità e dall'amore.


L'opera di Freitas, per tale motivo, non può essere definita strettamente un romanzo, non ha una trama, un inizio, una fine e un protagonista preciso.
Sono contenta di averla potuta leggere in un periodo di (relativo) relax poiché richiede riflessione e un'analisi lenta. Non può essere letta in modo spedito, ma intervallata da pause, in modo che non si trasformi in un impegno gravoso.
Libro consigliato ai sensibili, ai romantici, agli appassionati e a chiunque abbia voglia di un libro un po' diverso dal solito.

«Lo vedeva per la prima volta e già lo amava da sempre. L'amore è molto facile quando nessuno lo complica».

«L'amore può anche essere soltanto qualcuno che ci chiede di lasciarci proteggere, e ci protegge davvero».

«"Prometto di sbagliare". Fu l'unica promessa che le fece, tutta una filosofia in tre parole. Non credeva nella possibilità della perfezione, e neppure faceva nulla per raggiungerla, perché se non esiste a che serve cercarla? E si lasciava vivere per quello che aveva davanti, tutte le possibilità, tutte le porte. C'era sempre un'ora ideale per la felicità ed era sempre adesso. L'amore arriva solo quando smettiamo di essere perfetti».


«Silenzio, ché si comincia ad amare. Tutti gli amori cominciano così. Nel silenzio di uno sguardo, nel silenzio di una mano dipendente dall'altra, di un'altra mano vagant ch deambula per la città notturna del tuo corpo, nel silenzio delle labbra serrate, scambiate, massaggiate, abbracciate e riabbracciate. Tutti gli amori sono silenzio esteso. E tutti i silenzi meritano l'amore».

«Solo chi ha perso l'amore è in grado di dire la verità».

«L'amore ha tante cose ma non ha mai senso».

lunedì 6 settembre 2021

Recensione di "L'ultima lettera d'amore" di Jojo Moyes

Buonasera lettori, come state? Settembre porta con sé la voglia di ricominciare, ma anche tanta nostalgia verso l'estate. Con voi, però, vorrei condividere la recensione di un romanzo, uscito da poco, da cui è stato tratto un film Netflix, che ho trovato molto romantico: l'autrice è Jojo Moyes, ormai famosa per "Io prima di te".


Trama: Londra, oggi. Ellie, una giovane giornalista che lavora per The Nation ed è perdutamente innamorata di un uomo sposato con cui sta vivendo una relazione complicata, durante una ricerca negli archivi del giornale a caccia di una storia che le eviti il licenziamento si imbatte in una lettera degli anni Sessanta: è di un uomo che chiede alla sua amante di lasciare il marito e partire con lui. Incuriosita dalla storia dei due sconosciuti e nella speranza di trarne un buon articolo, Ellie decide di fare ulteriori ricerche per riuscire a sapere cosa ne è stato di quell'amore... Londra, 1960. La giovane e bella Jennifer si sveglia in un letto d'ospedale dopo un incidente d'auto in cui ha rischiato di morire. Non riesce a ricordare nulla: non sa più chi è, non riconosce l'uomo che dice di essere suo marito, il loro appartamento, gli amici comuni, la sua stessa vita. Un giorno però trova nella sua camera da letto una lettera nascosta in un libro, la lettera di un uomo che non è suo marito, e lentamente inizia a ricordare... "L'ultima lettera d'amore" è la storia di due donne di età ed epoche differenti che si ritrovano unite dallo stesso irresistibile sentimento d'amore, grazie al quale trovano il coraggio di essere davvero se stesse.

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano" diceva una nota canzone di Antonello Venditti. Ed è proprio questo che accade a Jennifer e Anthony (Boot), il cui amore nato apparentemente per caso è invece destinato a durare per sempre.
Le differenze sociali e le disgrazie che costellano le rispettive vite non affievoliranno mai quell'immenso sentimento. Jennifer è una donna dell'alta società, coniugata con Laurence, imprenditore nel settore dell'amianto; Anthony è un giornalista, un inviato in Congo. I due si conoscono in Riviera e da lì il sentimento si sviluppa spontaneamente, il più bello che mai si potrebbe desiderare: amicizia che è anche amore reciproco.


Nonostante la vita li abbia separati, i due non si sono mai dimenticati l'uno dell'altra ed Ellie Haworth, giornalista del Nation, si imbatte casualmente nelle loro lettere rimaste custodite per 40 anni nell'archivio del giornale. Ma come sono arrivate lì? E soprattutto quella corrispondenza sarà mai giunta a destinazione? È Ellie a far luce su una storia mai sopita, trovando cosa voglia dire amare davvero oltre lo spazio, il tempo e le circostanze.
"L'ultima lettera d'amore" è un romanzo romantico, nostalgico, pieno di "se fosse stato". Un romanzo che induce a cogliere l'attimo, ad assumersi il coraggio delle proprie azioni, a vivere la propria felicità. Perché la vita è una sola e trovare l'anima gemella è un privilegio riservato a pochi.


«Lei lo osserva. Da qualche parte ha letto che vediamo davvero l'aspetto di una persona nei primi minuti di conoscenza. Dopodiché resta solo un'impressione, condizionata dall'opinione che ce ne siamo fatti».

«La mia unica consolazione, in tutta questa vicenda, è sempre consistita nel sapere che c'era, da qualche parte, quest'uomo che mi amava, che in me vedeva sempre il meglio. Anche nel momento terribile del nostro ultimo incontro, sapevo che lui in me vedeva qualcosa, e questo qualcosa era ciò che più desiderava al mondo».

«Questa vicenda le ha dimostrato che l'età non basta a proteggerci dai rischi dell'amore».
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