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giovedì 5 maggio 2022

Recensione di "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafón


Buonasera amici, finalmente riesco a ritagliarmi un momento di tempo per dedicarmi al mio piccolo spazio personale che profuma di libri.

Avete mai sentito parlare di Carlos Ruiz Zafòn? Io sì, ma prima di un mesetto e mezzo fa non avevo letto nulla che fosse stato scritto da lui. Adesso che ho terminato "L'ombra del vento", devo necessariamente inserirlo nella lista degli autori di cui dovrò leggere altre opere.


Trama: A Barcellona una mattina d’estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all’oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo.
Qui Daniel entra in possesso di un libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la propria vita…


Bisogna necessariamente specificare che "L'ombra del vento" è il primo libro della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, che include anche "Il gioco dell'angelo", "Il Prigioniero del Cielo" e "Il Labirinto degli Spiriti" e questo lo si intuisce dalle ultime pagine del romanzo (non vi dirò perché, dovete scoprirlo da soli).
Come mi ha detto un mio caro amico, lo stesso che mi ha regalato il volume, si tratta di un "libro che parla di libri" e cosa c'è di meglio per un appassionato lettore che ha voglia di sfogliare e vivere storie?
Daniel Sempere, figlio del libraio, viene condotto dal padre in un luogo speciale, avvolto in una nebbiosa e misteriosa Barcellona notturna: il Cimitero dei Libri Dimenticati. Si tratta di un posto noto solo a poche persone, un labirinto cartaceo in cui storie su storie si intrecciano tra le pagine dimenticate dagli uomini. Daniel viene attratto da un libro in particolare, "L'ombra del vento", il cui autore è Julian Carax. Il suo nome non è molto famoso, ma c'è un perché dietro questo fatto. Inoltre, come se non bastasse, non appena Daniel inizia a voler capire di più sulla vicenda, entra in contatto con soggetti strambi, ambigui e pericolosi. Il più inquietante di essi si aggira per Barcellona, semi mascherato, e il suo scopo è quello di bruciare tutti i libri di Carax.
Sempre più emozionato e curioso, Daniel si sente come il protagonista di uno dei romanzi che ama e prosegue a indagare, finché non troverà somiglianze con la sua vita e collegamenti che hanno dell'assurdo.


La storia che lega Daniel Sempere a Julian Carax è fitta e intricata, proprio per questo risulta ricca di colpi di scena. Ogni personaggio è ben caratterizzato: Daniel eternamente curioso, ma un po' codardo; Fermin, povero nella vita, ma coraggioso, un vero amico; Bea pronta ad affrontare ogni cosa e a voler vivere la propria esistenza a modo suo, non secondo quanto stabilito da "cause di forza maggiore" (si veda anche "promessa di matrimonio"); Julian, l'eroe intelligente, coraggioso, dannato, mutato nel corpo e nello spirito, non nel cuore; Fumero, l'assassino privo di ogni sentimento; Penelope, dolce e succube di un destino crudele.
Cosa mi è piaciuto? L'atmosfera misteriosa della città, una Barcellona dal cuore pulsante, quasi una protagonista, tra le cui viuzze si nascondono luoghi magici, surreali, a volte tetri; lo spirito avventuroso che induce a seguire Daniel ovunque, sin nelle cripte più buie. E poi gli stessi Daniel, Fermin e Julian diventano facilmente i migliori amici del lettore, si fanno amare con i loro mille difetti, l'ironia, la tenerezza e, purtroppo, anche la sorte avversa.
Un romanzo assolutamente consigliato, autoconclusivo nonostante sia il primo di una serie.


«Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e l'anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.»

«Ilibri sono specchi: riflettono ciò ch abbiamo dentro.»

«Mi ascolti, Daniel. In genere il destino si apposta dietro l'angolo, come un borsaiolo, una prostituita o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo.»

«Si ama davvero una sola volta nella vita, Julian, anche se non ce ne rendiamo conto.»

«Le vite vuote sono treni che non si fermano nella tua stazione.»

«Le coincidenze non estitono, Daniel: siamo solo marionette mosse dalla nostra incoscienza.»

«Il tempo mi ha insegnato a non perdere mai la speranza ma anche a non farvi troppo affidamento, perché è vanitosa e crudelee, senza consapevolezza.»

«Continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci ama.»
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