Buon pomeriggio amici lettori e bentornati alla ricerca di qualche consiglio di lettura!
Visto che, ahimé, sta terminando l'estate, vi parlerò di un romanzo la cui copertina rimanda proprio al clima autunnale, dai toni gialli e arancioni. Si tratta di "Amori e segreti al Pumpkin Spice Cafè" di Laurie Gilmore. Sono certa che lo avrete avvistato tra gli scaffali della vostra libreria di fiducia.
Trama: Quando Jeanie riceve in eredità dalla zia l’amato Pumpkin Spice Cafè a Dream Harbor, decide di cogliere al volo l’occasione e di costruirsi un nuovo inizio lontano dal noioso lavoro d’ufficio. Tutti nella cittadina sembrano conquistati dal buon umore di Jeanie e dal suo strepitoso caffellatte speziato; tutti eccetto Logan, uno scontroso contadino che detesta i pettegolezzi e preferisce stare da solo. Ma l’esuberanza di Jeanie e un mistero che incombe sul Pumpkin Spice Cafè costringeranno Logan a passare molto tempo con la strana ragazza di città. Riuscirà a resistere a lei e al suo caffellatte speziato?
Sono sincera, anche io vorrei ricevere in eredità una piccola libreria in un paese sperduto della Provenza, oppure un caffè letterario collocato in un borghetto, esattamente come le protagoniste di numerosi romanzi dalle copertine colorate. Peccato che non abbia questa fortuna! Detto ciò, Jeanie, la protagonista di “Amori e segreti al Pumpkin Spice Cafè”, gestisce il caffè a Dream Harbor che la zia, andata in pensione, le ha lasciato. Jeanie ha colto al volo l’occasione: dopo aver scoperto il proprio capo morto sulla scrivania dell’ufficio, ha deciso di condurre una vita più rilassata.
Dream Harbor è un paese molto piccolo, in cui tutti sanno tutto degli altri concittadini, ma Jeanie non fa fatica ad ambientarsi, anzi, sin dal primo momento, gestisce alla grande il caffè della zia. Tuttavia, alcuni rumori sinistri la svegliano nel cuore della notte. E qui mi sarei aspettata un romanzo che si articolasse più sulle persone che si recavano al caffè, sulle difficoltà e sui piaceri del nuovo lavoro, e sì, anche su una storia d’amicizia o di amore e su un vero mistero da risolvere, ma invece il romanzo è totalmente incentrato sull’intensa attrazione che Jeanie prova nei confronti di Logan, il contadino bello e burbero che le porta a casa una cassetta di zucche, proprio all’inizio della narrazione.
Sin dal primo sguardo cominciano le fantasticherie su addominali, pettorali e muscoli vari ben scolpiti; ovviamente Logan, riprendendo il filo che ormai collega ogni romanzo femminile sin dall’uscita delle “Cinquanta sfumature”, ha un passato tormentato: orfano, lasciato dalla precedente donna, teme incredibilmente il legame con un’altra persona e, in modo molto egoista, la prescelta deve voler rimanere a Dream Harbor. Fosse mai che il “principessino” si sposti dal paese per amore di lei, o che entrambi prendano una decisione comune!
Foto di Melk Hagelslag da Pixabay
Ad ogni modo, si capisce sin dalle prime pagine dove si vuol andare a parare: a notti spettacolari incentrate su un’attrazione cosmica e in cui il sentimento (se c’è, perché ne dubito) fa da sfondo. Nulla da ribattere, se il romanzo avesse avuto però un altro titolo, un’altra copertina e un’altra descrizione… E invece, il famoso “mistero” cui si allude sul retro del libro fa sorridere, il caffelatte speziato (che sinceramente mi incuriosiva) è solo accennato perché viene ordinato da una cliente del bar ed è ben chiaro dalle prime righe che Logan e Jeanie finiranno insieme senza alcuna difficoltà.
Ho letto svariate opinioni sul romanzo e molte lettrici erano concordi nel ritenerlo un buon libro leggero, da ombrellone, carino e con una bella storia d’amore. Mi chiedo sinceramente cosa leggano le persone. Pur apprezzando le storie leggere (le leggo anche io), non vedevo l’ora di terminare “Amori e segreti al Pumpkin Spice Cafè” perché incredibilmente noioso, ripetitivo e con una trama così banale da non suscitare nessun interesse. Peraltro, il romanzo fa parte di una trilogia composta dalle storie degli altri amici di Jeanie e Logan, ma non sono minimamente incuriosita dagli altri libri.
È carina solo la copertina, ben ideata per attrarre potenziali lettrici; per il resto è uno dei libri più scialbi che abbia mai letto. Non lo consiglio, nemmeno per una lettura leggera. Ce ne sono di migliori in giro.