Buon pomeriggio a tutti amici ed eccoci di nuovo qui. Incredibile ma vero sono riuscita a leggere ben due libri in pochi giorni. Il merito? Dei viaggi in aereo che ho dovuto affrontare. Leggere per me è l'unico modo per alleviare un tantino lo stress del volo.
Il secondo libro che ho terminato si intitola "Il sogno del giro del mondo. Piccoli azzardi per cambiare la vita" di Romain Tuilier. Si tratta di un volumetto tascabile, perfetto per la borsa o lo zaino, ed è anche tematico per chi ama viaggiare.
Descrizione: La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Roman Tuilier, regista e viaggiatore, a raccontarci i timori, l’euforia, le inquietudini e i sogni legati al Viaggio con la V maiuscola: il giro del mondo. Considerato un tempo “un’avventura che cambia la vita” è ancora oggi un’esperienza rivoluzionaria? Quale scia lasciamo nei paesi e nelle popolazioni attraversate? E cosa rimane in noi?
A volte, sono quelle situazioni critiche che ci spingono a cambiare vita o a riesumare dal cassetto un sogno che non avevamo avuto il coraggio di realizzare. Per Romain Tuilier l'occasione si è presentata in forma di licenziamento. Da lì, il desiderio di partire per il giro del mondo si è concretizzato, assumendo l'aspetto di un treno, la Transtiberiana, che, attraversando la Russia, giungeva in Cina.
Osservare con i propri occhi luoghi di cui si è sempre sentito parlare è emozionante, ma lo è anche fare nuove esperienze, incontrare altre persone, espandere il proprio universo. Perché il viaggio in sé è il percorso, non solo la meta. E allora Tuilier si ritrova a bere birra con altri viaggiatori provenienti da paesi lontani, a condividere la cabina con altrettante persone con cui scambia chiacchiere anche senza conoscerne la lingua. Impara, soprattutto, a godersi le piccole cose: giungere in albergo e osservare il panorama da una finestra, sorseggiare una bibita, camminare per le strade così diverse dalle nostre e pullulanti di vita, percepire gli odori che caratterizzano alcuni luoghi (es. Tuilier cita il monastero di Gandan), capire anche che alcuni siti sono sopravvalutati (es. il Taj Mahal), sfogliare libri improbabili all'interno di librerie particolari e caratteristiche.
Il viaggiatore vuole scoprire ciò che è altro rispetto al suo consueto mondo. Ma c'è anche chi considera il viaggio come una sfida da vincere. È il caso questo di coloro che, per esempio, intendono scalare grandi vette o attraversare distanze enormi. Ognuno di noi, in sintesi, cerca qualcosa durante il proprio cammino e il viaggio altro non è se non la metafora della vita stessa.
Consiglio il libro di Romain Tuilier. Non vi parlerà nello specifico dei luoghi che ha visitato come se fosse un diario di viaggio, ma descriverà sicuramente le sensazioni provate, condividendo con il lettore tutte quelle riflessioni che, almeno una volta nella vita, a bordo di un aereo, di un treno, di una macchina o di una nave, tutti abbiamo fatto, diretti verso la meta scelta.
Vi lascio con qualche frase e ci ritroviamo sempre qui con la prossima recensione!
«Alcuni fuggono dalle loro vite, altri cedono alla febbre di un oro ipotetico. Altri ancora cercano di mettere a tacere la noia, ma tutti inseguono una visione che sperano gli renda la vita più emozionante.»
«Volevo fare esperienza delle distanze reali e del tempo che richiedono. Il mondo non è una sequela di aeroporti. Va vissuto sia al ritmo tranquillizzante dei rotabili, sia a quello caotico delle sospensioni esauste. È così che si vede il meglio di ciò che gli uomini hanno costruito. Città e monumenti, campagne modellate da secoli di lavoro, templi e torri orgogliose: alla strada non sfugge niente.»
«Il paradosso del giro del mondo sta nel percorrere migliaia di chilometri per fare amicizia con persone che talvolta vivono a pochi minuti da casa nostra.»
«Quando aumenta la conoscenza di noi stessi, si presenta fatalmente quella dei nostri limiti e del nostro pudore.»
«Non ne possiamo più di girare a vuoto nel nostro mondo mai del tutto soddisfacente, e allora partiamo. Finalmente vedremo qualcosa di diverso, di costantemente stimolante, che non ci lascerà riposare; ogni giorno ci porterà il suo carico di novità. Dalle meraviglie alle difficoltà, il viaggio non ci darà tregua.»
«Le culture sono spesso un abisso invalicabile, eppure dappertutto le persone si assomigliano nella loro propensione a seguire la strada che più le porta a dilaniarsi fra loro - eppure dappertutto, quando ormai non te l'aspetti più, ecco la benevolenza di chi vede in noi, per un attimo, un fratello, un altro essere umano.»
«Il mondo è fragile, si dissolve nel tempo. Non partire sarebbe stata una sofferenza irreparabile. Ho avuto la possibilità di meravigliarmi.»
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