E' settembre. Punto. Dovrebbe essere solo un mese, ma almeno i suoi primi giorni sono motivo di seccatura per la totalità delle persone.
Con il resto del mondo, anche io sono tornata ai miei posti di combattimento, più stanca di prima, ma più agguerrita credo. Ho talmente tante di quelle cose da fare che avrei bisogno della giratempo di Hermione, oppure di qualche potere magico per far sì di essere in più posti contemporaneamente.
Bene, dunque, classica domanda di rito: come e dove ho trascorso le vacanze?
Per quanto mi riguarda, sono stata per un po' di giorni in montagna, al fresco, nel bel mezzo della natura, a girovagare per le campagne, fare foto a insetti e animali, piante e fiori, ritrovandomi a pensare che forse avrei dovuto prendere biologia e non archeologia;
continuando, mi sono poi trasferita al mare, abbrustolendomi per bene al sole, facendomi cullare dalle onde, con l'odore di salsedine e il vento tra i capelli;
per terminare sono tornata a Milano, la città di Ambrogio che mi provoca un pizzico di nostalgia, visitando con più calma i monumenti che già l'anno scorso avevo visto con la mia ex università, e osservando anche qualcosa di nuovo, spostandomi in treno e divertendomi come una matta nonostante la stanchezza che smaltirò prossimamente.
Rimangono tante foto, bei ricordi, la pelle dorata, i capelli indomabili (ebbene sì... è difficile tenerli a bada dopo che la salsedine e l'umidità hanno agito per bene -.-), speranze, un po' di amarezza per le "ferite di guerra riportate"... e belle letture! Di quest'ultima cosa mi compiaccio. Finalmente, dopo aver trascorso vacanze in cui leggevo solo ed esclusivamente libri di archeologia per prepararmi a varie prove (che solo a pensarci mi viene da ridere e non penso rifarei lo stesso errore se potessi tornare indietro nel tempo), ho letto i libri che piacciono a me e che avevo accumulato sul comodino. Di alcuni di essi, scriverò la recensione nei prossimi giorni così potrete farvi una vostra opinione e, se vi va, confrontarla con le mie.
Sono poi riuscita ad andare un po' avanti con il terzo libro. Ammetto che, provando a riposare la testa (ero decisamente esaurita), non ho avuto tempo di scrivere pagine su pagine, ma recupererò. In compenso, ho disegnato la copertina del secondo libro. Questo è un piccolo anticipo...
Credi di aver perso quasi tutti i gradi di vista rimanenti per disegnare con l'effetto vetrata! Però sono soddisfatta del risultato. Attenderò ancora un po', per vedere se la fortuna mi assiste e qualche casa editrice mi contatterà, altrimenti pubblicherò la continuazione di Sàkomar in proprio, come ho fatto per il primo volume. Purtroppo sono procedimenti lunghi quelli di valutazione delle case editrici e serve tanta pazienza...
Bene, si riprende e vediamo cosa mi riserva il destino.
p.s. Vi piace la mia foto illusiva? Sembra che mi esca acqua dalla mano eh?
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