Bene, ieri tra uno studio di leggi e cose varie (eh sì, ora posso decisamente dare i numeri!), mi sono un po' dedicata alla mia paginetta Facebook dedicata a Sàkomar. Oltre a link e immagini, ho inserito citazioni e ho anche "graficato". Mi mancano i bei tempi di Spaces Live, in cui avevo il mio bel blog, Luna Argentata, con la musica di sottofondo di Celine Dion"My heart will go on" e mille stelline luccicanti su uno sfondo nero. Erano i tempi in cui ero più pratica con il codice html e in cui mi dedicavo a creazioni grafiche, usando i più disparati programmi, da Paint Net, a Photoshop, a PaintShop Pro, e così via. A volte mi meraviglio di come riuscissi a fare tante cose insieme. Quelli erano i tempi universitari, di 6 esami di fila senza fermarsi, i tempi in cui ogni sera riuscivo a scrivere i miei romanzi (ne ho terminati ben tre di più 300 pagine l'uno e ne ho lasciati a metà altri tre, uno dei quali è Sàkomar 3... il 3 ricorre!), il mattino dopo riuscivo ad andare a lezione, a studiare, ad uscire la sera qualche volta. Assurdo... E' da qualche giorno che ci rifletto su e mi meraviglio.
Per quanto riguarda la lettura, la vostra aspirante autrice non è solo appassionata di fantasy e di nessun altro genere. Magari fosse così, almeno avrei sicuramente meno libri che mi sommergono. Ma non ci posso fare niente! Più mi sommergono, più ne leggo, e più ne compro. L'ho sempre detto che mi sarebbe servita una camera con una biblioteca enorme come quella della Bella e la Bestia.
Qualche settimana fa (ovviamente da brava smemorata ho dimenticato di scriverlo), mi trovavo dalle parti di La Feltrinelli e... cosa potevo fare? Passarci davanti e non dare nemmeno un'occhiata? Non sarebbe stato da me. Ho provato a cambiare. La prima tappa sempre al fantasy (non posso tradirlo), e poi mi sono diretta verso i romanzi rosa, non troppo impegnativi, che narrano di situazioni sentimentali alquanto complicate (ehm... ehm...). Mi sono ritrovata davanti a uno dei libri di Federica Bosco, autrice che conosco per la trilogia "Innamorata di un angelo" che mi è piaciuta parecchio e spesso mi ha fatto provare situazioni divergenti, corredate di batticuore e angoscia. Chi conosce la storia, mi capirà e si ricorderà di Mia, la ballerina, e del suo grande amore Patrick.
Stavolta mi sono trovata davanti a una copertina di un rosa tenue con divano verde in primo piano e un cuscino a forma di cuore adagiato al di sopra. Campeggiava, in rosso, la scritta "S.O.S. AMORE". Non è un libro nuovissimo (del 2009), ma non è detto che si debbano leggere solo le novità. Inserisco perciò la trama che a me ha ispirato.
Trama: Chiara ha 35 anni e una disastrosa situazione sentimentale. Vive a Milano con sua sorella Sara, sempre in lotta con il mondo. Ha una madre che le tiene in ostaggio con i suoi attacchi di panico e un pittoresco padre che vive a Cuba, che le ha mollate da piccole dopo averle sfrattate. Con questi presupposti non c’è da stupirsi che l’autostima di Chiara sia sotto terra: non crede neanche più di meritare un amore vero. Per questo accetta di iniziare una relazione clandestina col suo capo, che come da copione giura e spergiura di lasciare la moglie…Chiara è ironica, positiva, cerca sempre di perdonare le prepotenze altrui, ma non sa affermare il suo sacrosanto diritto all’amore e finisce puntualmente per fare da zerbino a uomini egoisti e superficiali. Destinatario dei suoi sfoghi è il dottor Folli, il suo analista, a cui ogni settimana racconta un capitolo della sua disastrata vita amorosa, dalle elementari in poi. Il dottore l’aiuterà con ironia a recuperare l’autostima, riaprendo ferite mai rimarginate e affrontando nuove battaglie. Se almeno una volta nella vita vi siete sentite come Chiara (e alzi la mano chi non ci si è mai sentita!), non potrete resistere alla sua tenerezza e alla sua disarmante ironia.
Come potete notare non è di certo un libro impegnativo e altamente intellettuale, ma serve anche questo genere di cose per potere divagare il cervello.
Infine, da brava lettrice di manga (nonostante sia indietro con le uscite, ma recupererò), ho divorato il primo volume di "A un passo da te" di Io Sakisaka. Anche qui si parla di amore, nel caso adolescenziale, e dei cambiamenti di carattere dei due protagonisti. Sinceramente le storie liceali con la brutta della classe che si innamora del più figo della scuola con il quale starà insieme miracolosamente mi hanno un po' scocciata, però questo ha un elemento (almeno per il momento) che mi piace: la dolcezza degli sguardi di due adolescenti che stanno imparando a capire i propri sentimenti e l'utilizzo delle cosiddette "maschere d'occasione" per nascondere la vergogna e le difficoltà connesse all'inserimento in una classe in cui, com'è ovvio, non tutti vengono accettati per quello che sono.
Futaba sarà in grado di riuscire lì dove ha miseramente fallito in passato?
Mi preoccupa in tutta questa storia che io sia diventata un po' più sentimentale. Non lo so che mi stia succedendo. Non ci capisco niente nemmeno io.
Bene bloggers, dopo questi aggiornamenti, passo e chiudo... e buon pranzo!
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