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venerdì 23 maggio 2025

Recensione di "L'uomo che portava a spasso i libri" di Carsten Henn

Buonasera amici lettori e bentornati per la seconda volta in un mese! Miracolo? Forse. Avevo tanto bisogno di tornare alle mie vecchie abitudini, ma a volte è necessario fare anche i conti con gli impegni quotidiani che non è possibile rimandare.

Ebbene, sono qui a parlarvi di "L'uomo che portava a spasso i libri" di Carsten Henn.


Trama: Nonostante i suoi settantuno anni, ogni giorno il libraio Carl Kollhoff parte per il suo “giro”; infatti è addetto alla consegna a domicilio dei libri ordinati dai suoi clienti più speciali. Lettori voraci che sono diventati suoi amici e che lui chiama come i personaggi dei grandi classici della letteratura: da Mr Darcy, un vecchio cliente che vive da solo in una grande villa, al dottor Faust, che legge solo saggi storici, passando per Jane Eyre, la signora Calzelunghe, Ercole e molti altri. Ma una sera, durante il suo percorso attraverso il centro della città, sbuca al suo fianco una bambina dai ricci scuri, col viso pieno di lentiggini. Ha nove anni e dice di chiamarsi Schascha, indossa un cappotto giallo e occhiali da aviatore su un casco di cuoio. Ignorando la reazione infastidita e un po’ burbera di Carl, lei continua a tornare e, ogni volta un po’ di più, comincia a incrinare la rigida routine dell’anziano e a fargli mettere in discussione le sue idee sulla vita. Quando Carl perde inaspettatamente il lavoro, servirà la forza delle storie e di una bambina un po’ petulante perché tutti i personaggi coinvolti, compreso lui, trovino il coraggio di superare i loro problemi e di aiutarsi a vicenda.

Foto di Ksenia Chernaya 
(https://www.pexels.com/it-it/foto/libri-negozio-biblioteca-interni-3952076/)

Nella mia lunga lista di libri da leggere, "L'uomo che portava a spasso i libri" era stato segnato da tempo, finché non mi è stato regalato. Come più volte esternato, i libri che parlano di libri sono forse tra i più belli. Le storie affascinano la gran parte di noi, sin dall'infanzia, ed è sempre magnifico quando c'è qualcuno - sia esso un lettore o uno scrittore - che sa raccontarle.
Carl lavora in una libreria da tanti anni. Le storie sono la sua passione, conosce un numero infinito di autori e di libri e ha un buon rapporto con i lettori. In realtà, il suo è un lavoro particolare: Carl "porta a spasso i libri", ovvero li consegna a domicilio. Questo gli consente di attraversare la città a piedi e di conoscere i clienti, molto più di quei pochi secondi trascorsi in negozio al momento dell'acquisto.
Così ogni affezionatissimo cliente, proprio per le sue caratteristiche, ha ottenuto un soprannome: c'è Mr. Darcy, un gentiluomo solitario che vive in una grande e bellissima casa, è innamorato dell'amore e vorrebbe una donna accanto a sé (perché ritiene che una donna che legge sia un bellissimo spettacolo); c'è la signora Calzelunghe, un po' bizzarra, che non mette piede fuori di casa da tanti anni; c'è Jane, che ama le storie tristi, forse perché riflettono la sua vita trascorsa accanto a un uomo violento da cui non riesce a fuggire; c'è suor Amaryllis, ultima del suo ordine che non vuole lasciare il monastero; infine, "Il Lettore", che in realtà è uno scrittore senza il coraggio di farsi leggere e conoscere.
Carl percorre le stradine della città ogni giorno, finché non incontra una bambina speciale, Charlotte, detta Schascha, che lo accompagnerà sempre nelle sue avventure. Questo duo così particolare - un signore di 71 anni con un cappello verde in testa e una bimba di 9 anni con un cappotto giallo e gli occhiali da aviatore - fa visita ai tanti lettori della città, regalando loro storie e cambiando anche le loro esistenze.
Infine, si sa la forza dei libri è tanta e chi non legge questo non può capirlo. Anche Carl, il vecchio e gentile libraio, avrà bisogno di vicinanza e di una scintilla che riaccenda in lui l'amore per quella missione che lo ha animato per tutta una vita.

Foto di Andrea Piacquadio
 (https://www.pexels.com/it-it/foto/ragazza-in-camicia-blu-che-indossa-occhiali-da-lettura-libro-di-lettura-3755716/)

Di questa fiaba ho amato la piccola Charlotte che, come un magico folletto, affianca Carl nella sua missione di regalare storie ai cittadini e, successivamente, a chi più ne ha bisogno. È una bimba fantasiosa e fuori dal mondo, intelligente e altruista, perfetta per diventare una libraia quando sarà adulta, ma anche una scrittrice (è brava a disegnare e a creare personaggi). Se ve lo state domandando, la risposta è sì, questa bimba mi ha ricordato me stessa quando avevo la sua età.

È sicuramente un libro consigliato a chi ama le storie, le fiabe, i libri, la gentilezza. I primi capitoli scorrerranno un po' lentamente, tanto da farvi domandare "Ma tutto il libro sarà così? Con lo stesso percorso di Carl, le stesse persone da incontrare, gli stessi gesti da compiere?"; poi, verso la metà, tutto inizia ad acquisire un senso e la quotidianità di Carl Kollhoff si trasforma nella fiaba ideata da Carsten Henn.

Vi lascio con qualche frase e vi aspetto alla prossima recensione!

«Sai, amo molto i libri, perciò non li brucio. Anche se penso che sia accettabile bruciarli, ma solo in via eccezionale, per riscaldarsi quando l'inverno è molto freddo e si rischia di morire congelati. In quel caso possono salvare delle vite. Possono farlo in più di un modo, riscaldandoci il cuore e, nelle emergenze, il corpo.»

«Sai, le persone dimenticano sempre più spesso di leggere. Eppure tra le copertine ci sono degli esseri umani con le loro storie. In ogni libro c'un cuore che inizia a pulsare mentre lo leggi, perché è legato a quello del lettore.»

«Sai, non esiste un libro che piaccia a tutti. E se esistesse, sarebbe un brutto libro. Non si può essere amici di tutti, perché ciascuno è diverso. Bisognerebbe essere senza personalità, senza angoli né spigoli. Ma anche in quel caso, molti non ti apprezzerebbero, perché hanno bisogno di angoli e spigoli. Capisci? Ciascuno necessita di libri diversi, perché ciò che una persona ama dal profondo del cuore ne lascia un'altra del tutto indifferente.»

«Naturalmente un libro si poteva strappare via, ma una persona che legge gode di una protezione speciale, come se fosse impegnata in un'attività sacra.»

«[...] penso non ci sia nulla di più bello di una donna che legge. Quando si immerge in un libro e dimentica tutto ciò che la circonda, perché è da tutt'altra parte.»

«La differenza tra un romanzo con il lieto fine e uno senza è solo quando si smette di raccontare la storia.»

«Perché i libri hanno bisogno di qualcuno che indichi loro la strada giusta.»

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