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mercoledì 12 settembre 2018

Recensione di "Uno sconosciuto accanto a me" di Marilena Barbagallo

Durante una mattina di agosto, nel bel mezzo dell'estate, con il lento sciabordio delle onde sulla spiaggia, ho iniziato a leggere "Uno sconosciuto accanto a me" di Marilena Barbagallo. Era un altro dei miei regali di compleanno che non ha atteso troppo tempo sul comodino.


Trama: Cosa proveresti se ti svegliassi imprigionata? Cosa faresti se la tua prima immagine fosse quella di Amir Shakib? Questo è ciò che accade a Lena Morozov, prelevata con la forza dal Settore Zero per portare a termine una missione a lei sconosciuta. Amir Shakib è pura oscurità, è marcio dentro, conosce il dolore, ma non lo sente più. Nessuno meglio di lui è capace di isolare le emozioni, annientare un’anima, sbriciolarla tra le dita e ricostruirla a sua immagine. Così le vite di Lena e Amir si incrociano. Lui è il suo Maestro e lei è la sua allieva. Lei cerca di resistere, lui deve spezzarla. Ma quando Amir riesce a entrarle nella mente, Lena non si aspetta di dover combattere anche contro la brama oscura, il desiderio di avvicinarsi al proibito, a colui che distrugge qualunque cosa tocchi. Lena sa che è sbagliato, ma ne è attratta; Amir sa che non deve, ma vuole. Insegnarle a sopravvivere sarà l’obiettivo, tenerla con sé l’unico desiderio.

Tutto inizia con la fugace visione di una normale ragazza fuori da un locale. Lena Morozov è ignara del fatto che, da lì a poche ore, la sua vita cambierà per sempre. È osservata da una presenza oscura, la stessa che sarà incaricata di rapirla, mettendo in scena la sua morte. Lena si risveglia legata a un lettino, due voci confuse chiacchierano e parlano di lei: una appartiene a un uomo, di cui scorge gli anfibi, l'altra a una donna dotata di tacchi a spillo, la temibile Olimpia. È appena iniziato l'incubo di un addestramento impartito contro la sua volontà e dettato dal suo Maestro, Amir Shakib, italo-iraniano, ex bambino soldato e spia per il Settore Zero. Amir è spietato, crudele, vuoto e oscuro, perverso, passionale ed estremamente affascinante. Lena è la sua allieva e il solo compito di cui è stato incaricato consiste nello svuotarla da qualsiasi sensazione, rendendola una fredda macchina da guerra per la missione che la ragazza dovrà affrontare. Ma tra i due accade l'imprevisto: anche il miglior soldato, dal passato buio e doloroso, non è immune a quel sentimento chiamato amore che si insinua lentamente, passando dal puro piacere carnale a quel dolore che spezza il cuore. Lena è stata la sola a riuscire a guarirlo e lui non può più fare a meno di lei. E Lena, che lo detesta per i suoi modi brutali e vorrebbe ucciderlo, impara a capirlo, a comprendere che Amir ha solo agito per il suo bene, rendendola una guerriera capace di resistere alle peggiori angherie, ma anche estremamente dipendente da lui. 


"Uno sconosciuto accanto a me" è il primo volume di una serie (immagino una trilogia?), cui farà seguito "Ancora accanto a me", appena uscito, edito ancora dalla Newton&Compton. L'autrice mi ha lasciata con la curiosità di conoscere come proseguirà la prima e importantissima missione di Lena, ma soprattutto quali altri misteri si celino dietro la vita della ragazza che si prospetta non meno complicata di quella di Amir.


Ora alcune considerazioni: il romanzo mi ha tenuta incollata alle pagine perché ha un ritmo incalzante. Si vuol sempre capire fin dove potrà spingersi l'allenamento imposto da Amir e quanto durerà Lena sotto l'imposizione dei suoi colpi brutali. Amir è un personaggio straordinario, affascinante e pericoloso, la cui indole è stata forgiata dalla morte osservata tramite gli occhi di un bambino soldato, costretto a combattere da un padre terrorista e soffocato dalle perverse attenzioni di una madre psicopatica. Il dolore, le oscenità, la guerra lo hanno reso una macchina priva di ogni sentimento, fredda, eppure fragile. Il desiderio della solitudine è dettato dalla paura di poter soffrire e Amir preferisce non avere nessuno. Se si occupa soltanto di se stesso, sarà invincibile. 


Lena, invece, ha carattere, non si piega, combatte resistendo ai tormenti che Amir le infligge; quella ragazza è una sfida per lui, lo irrita, ma lo attrae incuriosendolo, finché egli stesso non rimane intrappolato, cedendo a quella libertà che solo Lena è stata capace di donargli. 


Complimenti a Marilena Barbagallo per aver costruito la personalità di Amir e Lena in maniera così magistrale. Raramente ho trovato due personaggi complementari capaci di rapirmi per il loro carattere battagliero.

L'altro risvolto della medaglia è quello erotico: credo che ogni lettrice che si imbatta in "Uno sconosciuto accanto a me" desideri ardentemente l'unione di Amir e Lena, in quanto la tensione arriva a livelli molto alti. Un conto però è una scena di sesso, anche sfrenato, e un conto è ritrovarsi davanti a capitoli interi dedicati esclusivamente a quello, con un Amir eternamente eccitato e una Lena insaziabile. Ancora una volta ha giocato un ruolo piuttosto grande, almeno è quel che rilevo, la moda del momento scaturita dalle "Cinquanta sfumature di grigio" e sfociata in romanzi rosa e thriller che si trasformano in narrativa hot molto spinta. Avrei dato, piuttosto, maggior spazio alla descrizione di personaggi come Teo, Aisha o alla stessa Olimpia, invece che continuare a narrare le imprese acrobatiche di Lena e Amir che, nonostante risveglino innegabilmente gli ormoni delle lettrici, alla lunga possono stancare.


Credo, comunque, che proseguirò nella lettura della serie. Anche io sono un'insaziabile curiosa e voglio proprio sapere quale sarà la continuazione dell'ultima sorprendente scena.

Un saluto a tutti e vi lascio con qualche citazione:

«Fantastico con la mente e spero che le mie lacrime scorrano per forgiare una corazza di cui intendo vestirmi. La indosserò e non ci saranno colpi o parole in grado di forarla. Sono sola, adesso, e lo prometto a me, lo giuro alla mia figura pietosa, lo assicuro nel profondo del mio cuore, in un angolo meno buio della mia anima. Non ci sarà oscurità in grado di spezzarti. Te lo prometto, Lena». 


«Se si crede in qualcosa, quella sembra essere l'unica verità» 


«Seguirò le disposizioni del Settore, mi adatterò, imparerò ciò che devo sapere, obbedirò a Amir, sarò il suo riflesso e poi lo distruggerò. La sua opera d'arte uscirà dal suo quadro e gli si rivolterà contro».

  
«Quando vuoi una cosa e non puoi averla, cerchi di distruggerla». 


«Ricorda le mie parole, Lena: se non arriva dritto al cuore, non è dolore».


«Puoi resistere a tutto, ma non all'amore».


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