In questo frangente ho terminato la lettura di "Il diario di Mr. Darcy" e dire che mi è piaciuto è riduttivo. L'ho adorato. Come sempre non farò un riassunto, ma fornirò solo le mie opinioni in merito.
Dunque... il diario di questo enigmatico e affascinante Mr. Darcy lo attendevano tutte le lettrici di Orgoglio e Pregiudizio. A chi tra noi non è mai capitato di domandarsi che cosa passasse per la testa del bel Fitzwilliam quando dava risposte tutt'altro che gentili, quando si dimostrava freddo e distaccato, nonostante i sentimenti che si agitavano nel cuore di Lizzie (e che si sa, una donna mostra inevitabilmente quand'è innamorata)?
Ecco, Amanda Grange ha provato ad immedesimarsi nel nostro Lord, leggendo accuratamente le pagine vergate dalla penna di Jane Austen, provando anche a fare un calcolo giornaliero (necessario per la stesura di un diario) e riuscendo a tirar fuori un degno libro complementare al capolavoro della stessa Austen.
Ero sulla metro o sul bus di Roma, mentre estraniandomi dalla realtà caotica di Roma, mi trovavo catapultata nella stanza di Darcy, nel suo studiolo, dove con penna d'oca e calamaio, con la sua bella scrittura elegante che tanto piaceva alla sorella del suo migliore amico Charles Bingley, ricamava con l'inchiostro quelle parole che davano libero sfogo a sentimenti che per orgoglio non avrebbe mai rivelato.
Eppure Darcy sorprende. Dietro il suo atteggiamento scorbutico e un molto snob, si rivela un gentiluomo sensibile, capace di amare con passione soprattutto chi è capace, come Lizzie, di affrontarlo e tenergli testa (della serie, le donne facili, troppo belle e stupide non mi piacciono) nelle sue discussioni. E quanta lunaticità caro Mr. Darcy! A volte mi è sembrato di leggere le MIE pagine di diario, chiedendomi se anche io stessa sia così orgogliosa e tanto snob come Darcy, eppure sensibile.
E' proprio quest'ultimo punto che mi ha fatto anche sorgere un dubbio. A volte sembra che l'autrice metta un po' troppa femminilità nei pensieri di Darcy. Mi spiego meglio: mentre un uomo potrebbe (e lo fanno!) ragionare in maniera più semplice e diretta senza farsi tanti problemi, Darcy invece se li pone, prende una decisione, poi subito dopo cambia idea, dice di amare Elizabeth e di volerla vedere all'istante, e immediatamente dopo non la vuole più vedere, la ragazza non fa per lui e sicuramente non se l'è mai filato.
Sono "paranoie" tipicamente femminili... Forse la Grange ha riflettuto un po' troppo il carattere femminile nelle pagine scritte da un uomo... oppure ha solo riflesso quello dei ragazzi odierni, sempre tanto indecisi riguardo i loro sentimenti e soprattutto nelle dichiarazioni (fanno perdere la pazienza anche ai santi!).
Infine il clou: il matrimonio tra Darcy e Lizzie. Il libro della Austen e l'abbastanza fedele film (mi riferisco a quello più recente) lasciano un po' l'amaro in bocca. Dopo tutta la vicenda, il trovarsi e perdersi continuo dei due protagonisti, non sappiamo nemmeno cosa accada durante il giorno più bello della loro vita! Amanda Grange ha pensato anche a questo.
E' stata una lettura piacevole e tanto attesa che certamente non mi ha delusa, ma che piuttosto mi ha tenuta incollata alle pagine, scavando nella psiche del bel Fitzwilliam.
Ora sto finalmente leggendo l'ultimo libro di Licia Troisi "I Regni di Nashira - Il sacrificio" che avevo atteso tanto, tornando nel mio adorato mondo fantasy. So che Licia non mi deluderà. Su di lei ho sentito e letto opinioni discordanti, ma ho la mia e voglio mantenerla. Tant'è che il suo libro mi affianca sulla scrivania.
Buona giornata e alla prossima!
p.s. ho quasi terminato la revisione del secondo volume di Sàkomar... quindi non credo attenderò molto per la pubblicazione.
p.p.s. tornerò con le mie opinioni su Saving Mr. Banks che ho visto la scorsa settimana! Sto recuperando pian piano la mia vita.
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