Non sono quel tipo di persona cui piace contornarsi di persone che si rivelano poco amiche e molto approfittatrici, detesto l'alcool e le discoteche... e non posso, nè voglio spendere e spandere inutilmente. In fondo stare a casa il sabato sera dopo una settimana estenuante e una bella passeggiata pomeridana direi che può anche starci.
Questa breve premessa introduce alle mie opinioni su due libri che mi sono letta in pochissimo tempo, assaporandoli e riflettendo.
Il primo è "I segreti del cuore" di Kahlil Gibran. Avevo letto "Il profeta" e "Il giardino del profeta". Com'è iniziata la lettura di opere di questo autore? Lessi un paio di frasi che rimasero nel mio cuore all'inizio di uno dei miei numerosi libri di iconografia cristiana. Erano queste:
"Quando siete tristi, scrutate il vostro cuore e vedrete che, in verità, state piangendo per ciò che è stata la vostra gioia"
"Credete nei sogni, poichè in essi è nascosta la porta per l'eternità"
Erano bellissime parole e mi incuriosirono gli scritti di Gibran, così entrai da Feltrinelli e acquistai "Il profeta" in un'edizione che aveva annesso "Il giardino del profeta". Dato che mi aveva trasmesso una certa tranquillità interiore, giorni fa sono entrata da Borri Books e vedendo "I segreti del cuore" l'ho subito preso.
E' essenzialmente una raccolta di brevi racconti e poesie, in cui la natura, in armonia con l'animo del poeta, fa da sfondo a varie situazioni, narrate in maniera non troppo elaborata. In fondo è il messaggio spirituale quello che più conta. Ci sono riferimenti Biblici e Neotestamentari, e riflessioni cui probabilmente ognuno di noi, e non bisogna essere necessariamente credenti, deve apprestarsi a fare. I personaggi sono generalmente semplici e i sentimenti sono certamente quelli più puri, racchiusi, e talvolta nascosti, nel loro cuore.
E' difficile scrivere qualcosa su questo libro. Non vi è una trama precisa, ma sono pensieri, parole che poeticamente descrivono una realtà invisibile agli occhi e che ogni lettore riesce a interpretare in maniera diversa. Lo consiglio.
Il secondo libro è "Il ritorno del giovane principe" di A. G. Roemmers. Ho visto la copertina in libreria e mi è andata all'occhio perchè il personaggio di spalle era incredibilmente simile a un piccolo principe che avevo visto su un mio libro che la mia insegnante di scuola elementare ci aveva fatto leggere in classe. Era infatti la sua "continuazione", il proseguo di "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint Exupery.
Le pagine erano poche, ma ricche di significati.
Anche qui non mancano le riflessioni che l'autore pone nelle parole che il nostro protagonista, in viaggio in Patagonia, lungo strade interminabili, rivolge al suo amico. Il principe ora è cresciuto, è un adolescente e viene ritrovato accovacciato e privo di sensi ai bordi di una stradona. Il protagonista lo prende con sè e lo porta in viaggio con lui. Il percorso si trasforma così in un iter spirituale.
La trama di base c'è, ma è solo un filo conduttore tra i mille profondi pensieri che questo libro suscita.
Il principe, sottoforma di giovane uomo, rappresenta l'innocenza e la purezza del protagonista, quelle due qualità che ogni bambino possiede e che perde durante la sua crescita a contatto con il mondo che costringe a mutare comportamento per, in un certo senso, poter sopravvivere.
La bontà del principe commuove, e la sua curiosità anche verso i semplici significati delle parole riflette esattamente l'indole di un bimbo che viene a scoprire nuove realtà. E in tutto questo il ricordo del passato c'è: quello dell'amicizia con il "pilota del deserto" che purtroppo lo ha illuso, regalandogli una pecora dentro una scatola che in realtà non esiste. Solo un'erbaccia, simbolo della ragione che si sviluppa in ognuno di noi e che non fa più credere alla favole e alla magia, gli ha spiegato tutto ciò.
Lo consiglio vivamente. Non è un libro per bambini, ma per adulti che vogliono riflettere e ricordare i pregi della propria infanzia.
Infine per quanto mi riguarda, ho terminato la revisione del secondo libro di Sàkomar che, a questo punto, va solo autopubblicato per dare al primo volume una degna continuazione. Vedremo quando potrò farlo uscire.
Intanto le idee per il terzo vengono e vanno, si intrecciano e si ingarbugliano. Il lavoro è veramente difficile, ma spero valga la pena di leggere il mio grande e faticoso lavoro cui mi affeziono ogni volta di più. La copertina è stata, ancora un volta, rielaborata. Qui inserisco un piccolo assaggio di quella preparatoria. La definitiva è una sorpresa.
Un saluto grande e tanti auguri di Buona e Serena Pasqua
RispondiEliminahttp://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/2014/04/auguri-di-buona-pasqua-tutti.html
Grazie Arwen! Ricambio gli auguri :)
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