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sabato 26 agosto 2023

Recensione di "Alla fine di una caramella al limone" di Rachel Linden

Buonasera a tutti e bentornati sul blog! In questa calda giornata di agosto, sapete cosa ci vorrebbe? Un ghiacciolo al limone rinfrescante. E, nel libro di cui sto per parlarvi, ci sono ghiaccioli, torte e caramelle al limone, soprattutto quelle magiche, quelle delle seconde opportunità.


Trama: Secondo una leggenda che si tramanda di generazione in generazione, esistono delle speciali caramelle al limone che possono guidarci sul sentiero giusto, mostrandoci le strade che abbiamo scelto di non percorrere. Lolly, trentatré anni, si sente persa e insoddisfatta. Per questo la saggia zia Gert le appoggia sul palmo della mano tre caramelle a forma di spicchio cosparse di zucchero, insieme a poche, semplici istruzioni: scartarle prima di andare a letto, sorbirle lentamente fino alla fine e appoggiare la testa sul cuscino. Un po’ scettica ma anche curiosa, Lolly segue le indicazioni. Così, all’improvviso, si trova catapultata in un ristorante tutto suo sulla costa inglese. La notte successiva, invece, incontra la madre come se non fosse mai scomparsa, e quella dopo ancora ha una famiglia con il suo primo amore. Ogni volta fa sogni così vividi da sembrare più un’alternativa possibile che il prodotto della sua immaginazione. Ma questi scenari durano il tempo di una caramella e a tutti manca qualcosa, perché ogni scelta comporta una rinuncia. Forse, però, la zia non voleva farle vivere un sogno. Forse, il suo era un invito a osservare il presente con occhi diversi. Perché le nostre scelte passate possono sembrare un po’ aspre, come le caramelle al limone, ma il retrogusto è dolce se troviamo dentro di noi la forza per cambiare il futuro.I lettori di tutto il mondo sono rimasti incantati dalla magia dell’esordio di Rachel Linden, che presto sarà un film. Una storia di scelte, dove il passato è lo specchio per costruire un futuro più felice. Perché i sogni possono diventare reali e durare più di una caramella. Basta essere capaci di non indugiare nei ricordi e avere il coraggio di riprendere in mano la propria vita.


Appena ho letto di questo libro su uno store online, me ne sono innamorata. Sarà forse che ognuno di noi vorrebbe una seconda opportunità e io non faccio eccezione: ne vorrei più di una, soprattutto alla luce del mio presente. Sarebbe così bello poter usufruire di una piccola magia.

Lolly ha 33 anni e tutta la sua vita è andata in frantumi. Dei desideri che aveva espresso quando era bambina, non ne ha realizzato nemmeno uno perché si è ritrovata a dover prendere in mano le redini della famiglia quando sua madre è venuta a mancare improvvisamente. Da allora ha vissuto il sogno di qualcun altro, pensando fosse la cosa giusta da fare: il suo altruismo l’ha portata ad occuparsi del padre, totalmente smarrito dopo la morte della moglie, di sua sorella ancora adolescente, del ristorante. Scegliere una vita quasi imposta dal destino ha fatto sì che tutte le sue ambizioni andassero in fumo, incluso il matrimonio con il suo amore di sempre, Rory.

Arrivata a uno stato di oblio, in cui sono più i rimpianti che la curiosità di vivere un nuovo giorno, Lolly ne parla con zia Gert. La donna, eccentrica ottantenne, ha girato il mondo e, durante uno dei suoi viaggi, ha ricevuto in dono delle caramelline al limone dal potere speciale: possono far vivere a chi le mangia un giorno di una vita alternativa e desiderata. Ovviamente Lolly non le crede, ma accetta lo stesso e alla fine mangia la prima caramella poco prima di andare a dormire. Il giorno successivo Lolly non lavora più nel ristorante di famiglia, ma si trova in una casa diversa, con nuovi impegni da rispettare. È un sogno? Non sembra, eppure tutto ciò fa capire alla nostra protagonista cosa desidera davvero.


Il messaggio è questo: se il destino ha fatto di tutto per impedire la realizzazione dei tuoi sogni, cerca di andare avanti con quello che hai… e non è detto che, alla fine, le cose non possano prendere una piega diversa.

“Alla fine di una caramella al limone” è un libro molto dolce, al contrario di quanto si potrebbe pensare ricollegando con l’idea del sapore di limone un po’ acerbo. “Raggiungi la tua beatitudine”, questo è il consiglio che zia Gert dà alla sua pronipote e che è un po’ il succo del romanzo: cercare di stare bene con se stessi, trovare la propria strada. Il grande problema che pesa sulla coscienza di Lolly è che, per seguire i suoi sogni, dovrebbe mollare tutto, creando soprattutto un dolore a suo padre e rompendo la promessa fatta a sua madre. Dopo la visione di un’esistenza alternativa, c’è solo un elemento che le fa prendere coraggio: Rory. Lolly non lo ha mai dimenticato e non si è mai arresa al fatto che non abbia potuto condividere la vita con lui. Come giocherà il destino? Le caramelle al limone faranno vedere i fili alternativi dell’esistenza di Lolly, oppure il futuro? O ancora: sono solo espedienti per far capire alla ragazza cosa desidera realmente? Per farla credere in se stessa?

Non svelerò altro perché “Alla fine di una caramella al limone” merita di essere gustato lentamente per poter riflettere, insieme alla protagonista, sulle proprie scelte di vita passate e future.

Alla fine del libro, l’autrice, oltre ad aver inserito la ricetta della torta meringata al limone che sembra molto buona!), ha posto una serie di domande al lettore. L’ultima è la seguente: “Se avessi tre magiche caramelline al limone a tua disposizione, che cosa sceglieresti di rivivere o di cambiare del tuo passato?”.

Vi lascio con qualche frase e vi aspetto sempre qui, su Sàkomar blog!

Foto di StockSnap da Pixabay

«[…] Noi spesso diciamo “impossibile” quando invece dovremmo dire “ancora non sappiamo come”. Sono moltissime le cose che sono possibili, ma noi ne conosciamo solo una minima parte. Lo capirai molto presto».

«Quando facciamo una scelta, necessariamente limitiamo tutte le altre. Ogni volta che scegliamo un percorso, il numero delle nostre opzioni diminuisce: ogni decisione chiude molte altre porte. Tuttavia la prendiamo, sperando di aver barattato tutte le altre possibilità con quella che noi riteniamo sia la migliore».

«[…] Scegli quello con cui il tuo cuore non riesce a venire a patti, le perdite e i rimpianti che ti porti dentro talmente nel profondo da non riuscire proprio a liberartene. Il saggio Sant’Agostino diceva che dobbiamo svuotarci di ciò che ci ingombra, per poterci riempire delle cose di cui abbiamo davvero bisogno. Sto parafrasando, naturalmente. Ma il punto è: che cosa il tuo cuore desidera più di tutto? Cos’è che ti manca davvero, nella vita? Concentrati su questo. E ricordati qualunque scelta tu faccia, non smettere di cercare la tua beatitudine. Sii onesta con te stessa. Presta attenzione. Cerca la gioia. Queste sono le chiavi per sbloccare il tuo destino».

«[…] Se rimani aggrappata a qualcosa che si è già rotto, a una vita e a un sogno che non potranno mai davvero realizzarsi, non lasci spazio a nient’altro, come per esempio a degli ottimi piani B basati sulla realtà». […] «Certe volte, Lolly, l’unica cosa da fare è mollare il colpo».

«[…] So che potresti non credermi: quando uno è giovane è convinto che l’amore sia in grado di superare qualsiasi ostacolo, ma la verità è che a volte tu puoi amare moltissimo una persona, ma nonostante questo è impossibile costruire una vita insieme. A volte la forza dell’amore non basta. A volte devi amare così tanto una persona da riuscire a lasciarla andare».

2 commenti:

  1. Ricordo che me ne avevi parlato .....

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    1. Esattamente, è proprio quello. Mi è piaciuto molto, forse perché a volte si sente la necessità di credere in qualcosa, che sia anche impossibile... che sia anche una magia.
      Cristina

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