Buongiorno, cari lettori! E' una fredda mattinata di dicembre qui a Roma. Il sole però illumina la mia stanza rendendola tiepida e confortevole, filtrando attraverso le tende di un tenue azzurrino, ricordando la spuma del mare.
Come vi avevo anticipato nel post precedente, avevo acquistato il volumetto "Il Quidditch attraverso i secoli" insieme a "Le fiabe di Beda il bardo". Ho terminato di leggerlo ieri sera, tra una pausa e l'altra.
Anche questo è un piccolo volume, di pochissime pagine, quindi effettuarne una recensione dettagliata risulterebbe difficile e soprattutto rischiosa per via dei possibili spoiler. Mi limiterò perciò ad esporre qualche pensiero.
Quando vidi il primo film di Harry Potter, rimasi estasiata. Andai con la mia famiglia a un cinema dalle parti dell'Eur perché più compatibile con i nostri orari. Tutti i posti a sedere erano occupati, nella sala aleggiava quel sentore di pop-corn e chewing gum alla fragola, i bambini erano felici ed emozionati. Stava per iniziare un'era magica che avrebbe segnato davvero tantissime persone, tra cui numerosi adulti. Ricordo la colonna sonora, così delicata come un carillon e l'atmosfera di Diagon Alley, poi la meraviglia di fronte al castello di Hogwarts. Ed è proprio qui che, in un prato verdissimo, la professoressa Rolanda Hooch insegna ad Harry e ai suoi amici a cavalcare una scopa.
Abbiamo assistito alle partite di Quidditch durante gli anni scolastici di Harry, volando a una velocità folle sulla sua Nimbus 2000 e sulla Firebolt inseguendo il Boccino d'oro. E abbiamo anche osservato quelle alucce che fuoriescono dalla pallina dorata e che sono così simili a quelle di un colibrì.
Ecco, tutto questo si ritrova all'interno di "Il Quidditch attraverso i secoli": la storia della scopa e del perché maghi e streghe le utilizzino, così come quella dei Boccino d'oro, per poi proseguire con la descrizione della Pluffa e del Bolide e narrare di famose squadre di Quidditch.
Sono certa che sarà una lettura leggera e che vi piacerà, quindi lo consiglio assolutamente. Tra i due volumetti, sarò sincera, ho preferito le fiabe, ma sono gusti personali.
Bene, non so quale libro mi attenda tra gli scaffali. Ricordo di averli poggiati lì, trascurandoli per una tesi e un pc che hanno occupato numerose serate e notti in questi mesi.
Un caro saluto a tutti!
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