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sabato 31 dicembre 2016

Chiusura di un anno e spazio al nuovo 2017

2016... Quando si vanno a tirare le somme durante l'ultimo giorno dell'anno, si torna indietro avvalendosi della tecnica del flashback narrativo.
Il mio posso definirlo un anno di ripresa, dopo un traumatico 2015 (in ogni senso, a partire dalla frattura della spalla). Quelli trascorsi sono invece stati dei mesi in cui ho cercato di tirar fuori tutta la mia forza e di far tesoro delle esperienze passate. E' stato un anno costellato di bei momenti: un ritorno nella bella Firenze, l'approdo in Sicilia a Catania e Siracusa per il convegno, la pubblicazione di un articolo epigrafico (e chi l'avrebbe mai immaginato?), il viaggio a Ravenna e quello in Belgio, qualche altra piccola scoperta che darà i suoi frutti (spero) nell'anno prossimo e, infine, la discussione della tesi dottorale. 


Infine, ho portato a casa alcune conquiste: ho ritrovato un bel po' di calma (pensavo fosse esaurita e invece posso contare fino a 10 prima di reagire); non mi trema più la voce quando parlo in pubblico (ci ho impiegato un bel po' di anni a causa della mia enorme timidezza, ma ce l'ho fatta); ho pubblicato finalmente "Chiaro di Luna". 
Ho imparato soprattutto a non dare importanza a "quel che la gente dice" perché di parole se ne dicono tante e spesso rovinano i rapporti tra le persone.  


Il 2017 non so cosa porterà. È davvero tutto molto incerto, ma non voglio essere prevenuta. 
Prima di parlare, sarà un anno da conoscere e su cui indagare. Per quel che mi riguarda, dovrò ricominciare da capo, ma con tenacia e passione spero di riuscire a ritagliare il mio spazio in questo mondo, anzi, in questa Italia che non considera i giovani e li caccia via. 
Come disse Einstein, "C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà". 


Non dico che sarà facile. Rientro nella schiera dei "comuni mortali" e sono certa che la strada, come sempre, sarà tutta in salita, ma non voglio mollare a nessun costo. E se un giorno, allo stremo delle forze, non ce l'avrò fatta, almeno potrò dire di avercela messa tutta per realizzare il mio sogno (che in teoria, sarebbe un diritto... quello al lavoro). 
Speriamo che questo nuovo anno porti cambiamenti positivi. Ne abbiamo tutti un gran bisogno, in ogni parte di questo mondo martoriato dalla stupidità dell'uomo.
Buon anno a tutti quindi, e cercate di riflettere. Siamo tanti tasselli che compongono lo stesso puzzle. Anche la più piccola delle azioni, potrebbe cambiare il futuro di qualcun altro.


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