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lunedì 7 marzo 2016

Recensione di "L'unico sbaglio che rifarei mille volte" di Lauren Layne

Buonasera a tutti amici! Aiuto, aiuto, quante cose ho avuto da fare in questo periodo! Incredibile come tutti gli eventi si concentrino in un unico piccolo ritaglio di giorni nell'arco di un intero anno!
Sono tornata per scrivere una recensione di un romanzo, uno dei miei regali di Natale.
Si intitola "L'unico sbaglio che rifarei mille volte" dell'autrice Lauren Layne, titolo che non ha niente a che vedere con l'originale "Only with you".


Trama: Sophie Dalton non ha ancora capito cosa vuole dalla vita. Ama andare alle feste, uscire e divertirsi. Ma quando un addio al nubilato a Las Vegas va storto e un uomo d’affari la scambia per una prostituta, Sophie inizia a chiedersi se non sia il momento di ripensare il suo modo di vivere. E quello che è successo a Las Vegas è destinato a non finire lì. Durante una cena con i suoi genitori, infatti, Sophie conoscerà finalmente il fidanzato di sua sorella, Grayson Wyatt. E riconoscerà all’istante proprio l’uomo che l’aveva scambiata per una prostituta! Ricco e affascinante, Gray è un uomo abituato a ottenere ciò che vuole. E non gli serve molto per capire che Sophie, intelligente, impertinente, sexy, è tutto quello che cerca. Anche se è la sorella della sua fidanzata. Così, senza pensarci due volte, la assume nel suo nuovo ufficio. E quando una serata di lavoro finisce con una dolce colazione, entrambi si rendono conto che l’equivoco è stato solo l’inizio e che qualcosa di molto, molto reale sta per scatenarsi tra loro.

Ero diventata scettica già leggendo le prime pagine del romanzo. Mi sembrava la solita storia trita e ritrita, ispirata alle consuete "Cinquanta sfumature di grigio" che, diciamolo, hanno anche stufato. Il romanzo inizia, infatti, con Sophie Dalton che, vestita con abiti improponibili e davvero succinti, si accinge ad andare ad una festa di addio al nubilato a Las Vegas. Prende l'ascensore con un bell'uomo, dagli occhi grigi e incredibilmente glaciali.



Accade però che i due rimangano bloccati nell'ascensore dell'albergo per qualche minuto, il tempo necessario perché il distinto uomo, tale Grayson Wyatt, scambi Sophie per una prostituta, gettandola nel totale sconforto per il resto dei suoi mesi. La sua vita era già disastrosa, con un livello di autostima finito sotto il tacco degli stivali, e quelle parole di certo non sono state confortanti per lei.
Mr. Grayson Wyatt è un amministratore delegato di un'importante azienda... e accadrà che, dopo qualche mese, Sophie se lo ritroverà a una cena di famiglia, come fidanzato della sorella, la perfettissima Brynn.
L'antipatia tra Sophie e Grayson è reciproca, ma è quel genere di sentimento che, già dai primi scambi di sguardi, si sa, si trasformerà in qualcosa di molto potente. E incredibilmente la Layne mi ha sorpresa. Già, perché mi sarei aspettata la solita storia passionale, tutta letto e lenzuola che, ormai di consueto, viene mascherata dietro bellissime copertine e titoli molto melensi. 
Il romanzo invece prende una piega molto... romantica perché la sarcastica Sophie si rivela una persona molto dolce e il glaciale Grayson è in realtà molto timido, insicuro e barricato dietro una corazza che si è costruito dopo aver ricevuto una delusione che l'ha davvero segnato.


Chi meraviglia è Brynn, l'impeccabile sorella maggiore di Sophie che, lasciato Grayson (prima che iniziasse qualsiasi cosa con Sophie!), scopre di avere un debole per qualcuno che mai si sarebbe aspettata potesse sconvolgere la sua vita: Will, il migliore amico di Sophie. Will è uno scapestrato, donnaiolo, un uomo dalla battuta sempre pronta (e a volte anche pesante... i clown in tutte le occasioni, personalmente non li tollero troppo).
E sembra proprio che la Layne voglia concentrare il suo secondo romanzo sulla storia di questi due singolari individui, due opposti che si attraggono... molto.
Tra tutti i personaggi ho adorato Grayson. L'ho sentito molto vicino a me caratterialmente, una specie di Elsa di "Frozen" al maschile. E' un uomo affascinante, incredibilmente timido, che non vuole mostrare le proprie debolezze per timore di essere ferito... e questo lo porterà purtroppo a sembrare un pezzo di ghiaccio nei confronti del prossimo, persino del fratello e della sorella verso i quali non è mai riuscito a manifestare i propri veri sentimenti di affetto. Ma adora ridere e scherzare, e cucinare perché in fondo è un creativo. Solo Sophie riuscirà dove gli altri hanno fallito, nonostante si ritrovi, suo malgrado, ad essere la sua segretaria... e, si sa, innamorarsi del proprio capo, è sempre (senza eccezioni) molto imbarazzante.

«Non avrebbero potuto essere più sbagliati l'uno per l'altra» (citazione tratta dal romanzo, p.227)


Certo, la nota negativa ci sta: il nome del nostro protagonista che, abbreviato, è Gray! Dimentichiamoci le sfumature e ricominciamo a scrivere romanzi senza personaggi complessati!
E poi ho trovato l'espediente dell'ascensore già utilizzato in altri romanzi... comprendo che sia estremamente "fantasioso" immaginarsi di rimanere chiusa in uno spazio ristretto con un uomo sexy, ma è il caso di variare anche questo per non cadere nella ripetizione.
Questo è tutto. Ho una pila di libri in attesa di giudizio. Vedremo chi sarà il prossimo...
Buona serata!

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