Prima di tutto, come state? Qui a Roma finalmente vedo il sole, ma la temperatura è abbastanza gelida. Sui colli si vede la neve. Almeno il Natale si spera non sarà tropicale.
Arriviamo al punto principale del post. Ieri, ancora in preda agli ultimi sprazzi di influenza, mi sono messa a canticchiare sulle note Disneyane. Lo so... ho 28 anni, ma per me la Disney non passerà mai. Fa parte di me, della mia essenza, come di quella di tantissimi altri della mia età. Ci siamo cresciuti e sinceramente non ci trovo nulla di male ad essere appassionati di questi bellissimi film d'animazione che sono delle vere e proprie opere d'arte (insomma, se la casa di produzione riesce a vincersi sempre un premio per il film, un perché ci sarà no?).
Ieri quindi ero su Youtube e stavo cantando "Dio fa qualcosa", la magnifica canzone che Esmeralda intona all'interno della Cattedrale di Notre Dame di Parigi. La voce di Mietta è semplicemente divina e le parole sono poesia pura, ma... c'è sempre un ma. Ormai ho una deformazione professionale che non mi permette di osservare il mondo intorno a me senza soffermarmi sui particolari. Ed è esattamente ciò che è successo ieri mentre guardavo il video. Già tempo fa me ne ero accorta, ma mi sono soffermata a curiosare solo ieri sera e ho quindi applicato la mia vena iconografica (e pazza) alla mia passione Disneyana. Quando Esmeralda canta, effettua praticamente un giro di tutta la cattedrale, partendo dalla statua della Madonna, fino a percorrere le navate.
A un certo punto sappiamo che si trova davanti alla transenna di sinistra del coro ligneo (XIII-XIV sec.), la quale presenta rilievi policromi con storie Neotestamentarie. Con il fermo immagine si riescono chiaramente a distinguere tre scene, mentre altre due - per via della loro funzione, ovvero di sfondo della canzone - non sono definite in maniera ottimale (effettivamente a chi potrebbe interessare una cosa simile se non a qualcuno un po' "fissato" come me?).
Andiamo ad esaminarle:
La prima scena sulla sinistra presenta la strage degli innocenti, narrata solo dal Vangelo di Matteo 2, 1-16. Si vede chiaramente un uomo che porta dietro il capo una spada, per sferrare un colpo potente. A terra si vedono le gambe di una donna, ammantata in azzurro, e un corpicino nudo di un bambino che quasi "scivola" in avanti.
L'altra scena evidenziata nel primo fotogramma è purtroppo difficile da distinguere chiaramente. Sembra che ci siano due donne, in realtà la donna è una sola e si tratta di Maria, sulla sinistra, con la veste azzurra bordata in oro. Gesù Bambino è in piedi, su una specie di piedistallo. Indossa una tunica porpora e ha il nimbo crucisignato. La figura sulla sinistra, che sembra rivolgersi verso Gesù (ha infatti le mani velate che toccano o afferrano il braccio del Bambino), è in realtà un uomo e si tratta di Simeone, uno degli anziani del Tempio. Purtroppo nel fotogramma è tutto un po' sommario, ma se ne distingue nettamente la barba lunga nella transenna policroma originale. La scena si riferisce dunque alla presentazione di Gesù al Tempio, episodio narrato nel Vangelo di Luca 2, 22-39.
Nel secondo fotogramma ecco altre due scene. La prima sulla sinistra penso sia di facile comprensione. Si vede un asino, anzi, se vogliamo proprio essere precisi un mulo (si notino le orecchie piccole... il mulo è un incrocio tra asino e cavallo), che tiene in groppa una donna ammantata d'azzurro. I bordi della veste sono dorati. Si tratta di Maria che però non è sola. Si distingue infatti una piccola testolina davanti a lei. E' Gesù Bambino, mentre Giuseppe conduce il mulo. L'episodio quindi non può essere confuso con l'arrivo di Giuseppe e Maria a Betlemme, ma si dovrà interpretare come la fuga in Egitto, narrata ancora nel Vangelo di Matteo 2, 13-23 e si svolge immediatamente dopo la strage degli innocenti ordinata da Erode. Quella nicchia con qualcosa di abbastanza indistinto all'interno è invece la riproduzione della statua della Madonna all'interno della cattedrale di Notre Dame, ma anche questo particolare si vede meglio nella transenna, e funge un po' da "stacco" nella narrazione continuata.
L'altra scena evidenziata è poco distinguibile, ma con un piccolo sforzo si può comprendere. Sulla sinistra, in piedi, vi è ancora una donna ammantata. Se il colore non si riesce bene a identificare, si vedono però i bordi dorati. E' ancora Maria, con il capo chino verso una figuretta in basso che, in tunica purpurea, tende le braccia in avanti. E' Gesù Bambino che interagisce con una sagoma seduta sulla destra. Devo ammettere che la raffigurazione sommaria mi aveva un po' confusa. Potrebbe apparire come una donna con un fagotto in braccio... e nessun episodio potrebbe riferirsi a questa ipotesi di lettura, a meno che di non ipotizzare un episodio come Maria, Gesù, S. Giovannino ed Elisabetta che però fu inventato dagli artisti e non fu narrato né nei Vangeli canonici, né negli apocrifi (almeno per quanto ci è pervenuto).
Anche questa scena risulta invece più chiara nella transenna (una volta comprese le altre scene, identificare le due più difficili è stato automatico). Si tratta infatti di Gesù che discute con gli anziani nel Tempio o "Ritrovamento di Gesù al Tempio", episodio narrato nel Vangelo di Luca 2, 41-50. La figura seduta è quindi uno degli anziani, così come quello che sembrava un "fagotto" è invece la testa di un altro degli anziani.
L'ultimo fotogramma presenta una scena assolutamente distinguibile, quella del Battesimo di Gesù, narrata nei Vangeli di Marco (1, 9-11), Matteo (3, 13-17) e Luca (3, 21-22). Cristo, ormai adulto, crucisignato, è nudo e coperto da una massa acquatica, il fiume Giordano. Sulla sinistra, un uomo barbato posa la mano sul capo di Gesù. Si tratta ovviamente di Giovanni Battista, mentre l'altro sulla destra chi sarà? E' un po' in ombra, quindi di difficile comprensione, ma si riesce a distinguere un nimbo e una tunica color porpora che tiene sul braccio. E' un angelo che sorregge le vesti di Cristo e compare talvolta nell'iconografia medievale, come ad esempio nel rilievo di Collecchio.
La transenna policroma è questa qui, ma si vede più nitidamente direttamente su Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Notre-Dame#/media/File:1_Back_of_choir_stalls_with_reliefs,_iambulatory,_Notre_Dame,_Paris,_ZM.JPG):
Ecco quindi come in un film Disney possano esserci elementi iconografici assolutamente attinenti al reale. Non è lo stesso ad esempio per l'esterno della cattedrale che si presenta con i gradini - quelli sui quali muore la madre di Quasimodo - che nella realtà non ci sono (nelle stampe si vede un basamento rialzato, ma non scale).
Per quanto riguarda i simpatici gargoyles... quelli ci sono e addirittura ce n'è uno identico a Laverne, ma forse non tutti sanno che i gargoyles non sono originali. Furono infatti aggiunti da Viollet-le-Duc (lo stesso che ricostruì Carcassone) nell'800.
Spero che il post sia stato di vostro interesse. Personalmente mi sono divertita parecchio ad applicare la mia specializzazione in maniera "alternativa". Dopo questo vi auguro un buon weekend e alla prossima!
Interessante si, anche io sono fissato con la Disney. Non avevo mai notato questi dettagli, forse perché questo è il film che ho visto di meno. Da piccolo la videocassetta era rimasta incastrata, e si è rotta. Ma ricordo le canzoni perfettamente. Anche se preferisco quella iniziale '' Le campane di notre dame'' e ''Luci del paradiso e fiamme dell'inferno'' :)
RispondiEliminaPeccato che lo abbia visto poco perché è un gran bel film. La canzone iniziale piace tantissimo anche a me :)
EliminaGrazie del commento e a presto!