Buonasera a tutti e bentornati in questo piccolo spazio virtuale dedicato alla lettura!
L'atmosfera natalizia si avvicina, anzi, siamo proprio immersi al suo interno ormai, ma alcuni - me inclusa - ancora non si arrendono al fatto che sembra l'altroieri che il sole riscaldava la pelle e il suono del mare calmava gli animi burrascosi. Fingendo che non sia fine novembre, vi porto sulla spiaggia di Santa Teresa di Riva, in Sicilia, vicino Messina, dove tanti anni fa ebbe inizio la storia di Lorenzo e Giorgia e dove, anni dopo, si incontrarono anche Erik e Anna. Questo romanzo, intitolato "Storie di sassi", è opera di un autore esordiente, Cristian Virecci Fana, che ringrazio per avermi scritto e fatto omaggio di una copia.
Trama: Erik Brando Leone ha sempre vissuto all’ombra di un passato tormentato, segnato da conflitti familiari e tradimenti. Fuggito in Sicilia, spera di trovare pace tra i ricordi di un’infanzia ormai lontana, ma la tranquillità è solo un’illusione: i fantasmi del passato non tardano a raggiungerlo, trascinandolo di nuovo nell’oscurità dell’alcol e della solitudine.
L’incontro casuale con un eccentrico anziano di nome Lorenzo cambia il corso del suo destino. Lorenzo, che trascorre la maggior parte delle sue giornate a raccogliere sassi lungo la battigia, è un enigma vivente, con una memoria fragile e segreti nascosti dietro uno sguardo perso nel mare. Dopo aver salvato Erik dal mare in tempesta, le loro vite si intrecciano in modi che nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare.
A sconvolgere definitivamente l’apparente serenità ritrovata di Erik arriva Anna, la sua nuova collega di lavoro. Affascinata da Lorenzo, Anna si unisce a Erik nella ricerca che li porta a scoprire parte del mistero che avvolge l’anziano, mentre tra di loro nasce qualcosa di profondo e inaspettato. Ma proprio quando sembra che la vita gli offra una seconda possibilità, ecco che il destino lo mette nuovamente alla prova.
In una corsa contro il tempo, tra lettere d’amore e promesse da mantenere a ogni costo, Erik lotta per rimettere insieme i pezzi della sua esistenza. Dall’Afghanistan alla Sicilia, ogni passo lo avvicina a una verità sepolta tra i sassi e le pagine di un diario dimenticato, in un viaggio ai confini del mondo e del suo stesso cuore.
Scelte sbagliate, ricordi dolorosi, un rapporto contrastante con i genitori: questa è la vita di Erik, che decide di lasciare Torino per dirigersi in Sicilia, dalla parte opposta d'Italia, nello specifico a Santa Teresa, vicino Messina. Vuole cambiare la propria esistenza, dimenticare, trovare pace, fare lo scrittore. Eppure nonostante la lontananza possa aiutare, i tormenti interiori non lo abbandonano mai. Per mantenersi, Erik lavora in un bar, dove un giorno si presenta una nuova "recluta": la ragazza si chiama Anna, è curiosa, vispa, sembra possedere una scintilla diversa... è anche una lettrice, nonostante le sue scelte siano opinabili.
Mentre i due si avvicinano pian piano l'uno all'altra, complice anche un comune denominatore, ovvero la fuga di Erik dal Piemonte e il trasferimento di Anna in Sicilia per seguire l'ex ragazzo, il vecchio Lorenzo vaga sulla spiaggia con la sua collezione di sassi. Sembra un clochard e anche un pescatore, un uomo che appartiene al mare, ed Erik fa la sua conoscenza quando, in seguito a una escursione in barca in solitaria durante la quale non riesce a tornare a riva, è proprio l'uomo a salvarlo senza esitare nemmeno un secondo. Ed è sempre Erik a invitarlo a salire a casa propria, per poi cacciarlo dopo una manifestazione di follia di Lorenzo.
Le persone sono strane e questo Erik, abbastanza misantropo, lo sa bene. Non sa, però, che Lorenzo sarà ricoverato in ospedale, che è solo al mondo e che sarà proprio lui ad essere chiamato dal personale sanitario perché l'uomo vuole parlargli. Inizia così un percorso a ritroso, volto alla conoscenza del passato di Lorenzo: una casa che sembra abbandonata, un diario nascosto in un cassetto, una collezione di sassi e alcune lettere condurranno Erik verso un sentimento speciale, un amore trasparente come l'acqua del mare che, tuttavia, è stato ostacolato da persone e avvenimenti. Lorenzo e Giorgia si sono amati sin da giovanissimi, ma il destino ha deciso altro per loro. Chissà se è tutto perduto? Chissà se Lorenzo, in fin di vita, riuscirà a recuperare almeno un po' di quella memoria apparentemente svanita?
"Storie di sassi" è un romanzo in cui sentimenti passati e presenti si alternano con le loro difficoltà, le speranze e anche le sconfitte. Una storia molto bella e di altri tempi, quella di Lorenzo e Giorgia, che incuriosisce e accompagna il lettore fino alle ultime pagine. Al contempo, Erik si prospetta sia come protagonista, che come personaggio che mostra parallelismi con lo stesso Lorenzo da cui si credeva così diverso. A volte il destino crea intrecci e somiglianze apparentemente improbabili.
Ho apprezzato molto il libro di Cristian Virecci Fana e auguro all'autore di avere successo proseguendo nella sua passione: scrivere libri, esattamente come Erik Brando Leone. Lo stile narrativo, in alcuni punti molto maturo e quasi poetico, si alterna però a lunghi periodi "acerbi" che necessitano di una maggior riflessione nella loro costruzione e di una revisione. Sono certa che Cristian riuscirà a perfezionare lo scritto che merita, in ogni caso, di essere letto.
Vi lascio con due piccoli estratti e vi aspetto alla prossima recensione sempre qui, su questo blog!
«Cos’è l’amore? E c’è differenza tra l’innamorarsi e amare? E ancora, cosa può capire un ragazzo di sedici anni dell’amore? Forse niente, forse tutto, forse pensa di sapere ma è solo un’illusione. Ho conosciuto ragazzi innamorati dell’idea dell’amore e ho visto amori durare una sola stagione, durare anche più anni per poi essere sostituiti velocemente con altri amori. In realtà, l’amore credo possa essere paragonato a un seme: non si vede e in principio è minuscolo, quasi invisibile, ma con il tempo il seme diventerà più grande e se ci saranno tutte le condizioni adatte, questo seme inizierà ad aprirsi poco alla volta».
«Arriva un momento nella vita in cui vorresti dare un senso a tutto; giustificare il motivo per cui ti senti così vuoto; vorresti credere nel destino. Ci ho sempre riflettuto molto: il destino esiste veramente o è semplicemente una delle tante parole che ha inventato l’uomo per giustificare qualcosa? Forse non lo capirò mai».
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