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martedì 6 maggio 2014

Diario di viaggio in Lusitania

Buonasera mondo di bloggers! Sono tornata sulla piattaforma virtuale dopo un bellissimo viaggio all'estero. Stavolta sono andata a visitare luoghi che oserei definire propriamente paradisiaci. Non sono le Hawaii e nemmeno le Isole Samoa. Mi riferisco alla Spagna e al Portogallo, in Europa. Spesso non ci accorgiamo di essere circondati da posti magnifici. Ci piace fantasticare di viaggiare oltreoceano perchè lì "è semplicemente meglio".
Beh, io non so come sia l'America, nè l'Australia o l'Antartide (per dirne qualcuna), ma so che ogni viaggio che ho affrontato mi ha rivelato aspetti particolari della nostra Europa, terra della nostra cultura.
Le mete sono state Mèrida, Mèrtola, Beja, Torre de Palma e Siviglia. Non sono andata a fare un viaggio di relax, ma didattico, quindi l'obiettivo era conoscere qualcosa in più riguardo la classicità e la tardoantichità in particolare.
Mèrida ha preso parte del mio cuore per il teatro, l'anfiteatro, il circo, la casa del mitreo e la basilica di Santa Eulalia con il particolare xenodochio a pochi passi di distanza, per non contare i due fori.




Ci sono un po' affezionata ormai perchè ne ho trattato alcuni aspetti preparando la scheda. Ed è spettacolare il concetto di musealizzazione e conservazione che si ha in Spagna. Italia, impara dal tuo vicino!!!
Mèrtola è invece semplicemente il paradiso, una piccola cittadina arroccata intorno a un castello, in Portogallo, con le sue piccole e strette viuzze (purtroppo tutte in salita!) colorate di bouganville fucsia e di case bianche e azzurre, con atmosfere che toccano l'arabeggiante senza mai sfociare completamente in esso. L'albergo era sul fiume e certi momenti della giornata (alba e tramonto) creavano atmosfere decisamente da sogno. Siamo andati via di lì con l'intento di trasferirci in massa!






A Torre de Palma abbiamo visto una basilica particolare, con 4 absidi, un battistero, e a pochi passi una villa con mosaici e una terma. Per gli "addetti ai lavori" è un sito particolare di cui non mi fermerò a parlare altrimenti sfocerei nei miei tecnicismi, ad ogni modo anche qui la musealizzazione è diversa. Nonostante sia un sito isolato dal mondo intero, nella campagna portoghese, è presente un custode che guida durante la visita. Unica pecca, forse il taglio dell'erba dovrebbe essere curato maggiormente per permettere una migliore comprensione delle strutture, ma nel Portogallo ho fiducia.



A Beja un altro magnifico castello (sono persino salita in cima, oltre che in aereo per la seconda volta! Il mio istituto riesce a compiere miracoli con me!)



e la divertente Ovibeja, la fiera dell'agricoltura e del bestiame. Sì, non propriamente archeologica, ma è anche questa un'usanza, parte di una cultura. E a me che sono tanto curiosa anche in altri campi, conoscere e vedere da vicino alcuni animali mi è piaciuto davvero molto.



Per non contare le cicogne che erano numerose quanto qui lo sono i gabbiani! Stupende!



Infine Siviglia è un gioiellino. Seppur velocemente sono entrata in quella cattedrale spettacolare, nella quale intrecci architettonici si combinano con la maestosità degli arredi liturgici, incorniciando anche la tomba di Cristoforo Colombo.





Il ritorno in Italia è stato traumatico, anche per il clima. Lì stavamo a mezze maniche e ci siamo persino ustionati per il sole cocente; qui invece pioggia e freddo. Mi chiedo ancora perchè mi sia imbarcata sull'aereo verso Roma. Unica nota positiva: le foto che sono riuscita a scattare da oltre le nuvole dopo aver (quasi) superato la paura di volare.


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