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martedì 10 novembre 2020

Recensione di "La vita inizia quando trovi il libro giusto" di Ali Berg e Michelle Kalus

Buonasera a tutti, amici! L'anno scorso a quest'ora ero già uscita a fare una passeggiata per le strade di Roma, gustandomi le prime luci della sera accendersi per rischiarare i monumenti, le fontane, gli antichi palazzi e avvertendo l'aria che, d'un tratto, faceva presagire l'avvicinarsi dell'inverno. Avevo, probabilmente, già assaporato il mio buon caffè a Sant'Eustachio con la sua immancabile schiuma, percorso qualche passo verso il Pantheon, osservato le vetrine scintillanti in mezzo ai gruppi di turisti che si muovevano in massa, tornando poi verso piazza Argentina e facendo una tappa obbligatoria a La Feltrinelli, anche solo per inspirare l'odore di libri e perdermi tra titoli e nuove copertine. 
Quest'anno, invece, sono in camera mia, attorniata ovviamente da libri - di cui la gran parte archeologici - e avverto molta nostalgia di una libertà che mi apparteneva e che, da qualche mese, ognuno di noi ha perso. Potrei provare a uscire, fare una breve passeggiata, ma l'incoscienza della gente che, incurante dei numeri relativi al covid in rialzo e alla grave situazione di emergenza che stiamo vivendo, mi costringe a stare chiusa in casa, sognando di viaggiare e girare il mondo.
Bene, quale modo migliore se non perdersi tra le pagine di un buon libro? Ecco, dunque, che in mio aiuto è corso un romanzo di Ali Berg e Michelle Kalus, "La vita inizia quando trovi il libro giusto".


Trama: Frankie ha sempre cercato le risposte nei libri. Al perché la sua carriera non sia decollata, al perché sia così difficile andare d’accordo con sua madre o, a ventotto anni, non abbia ancora vissuto la sua grande storia d’amore. Leggere le pagine di Jane Austen, Francis Scott Fitzgerald e John Steinbeck l’ha sempre aiutata. Ma, al di fuori delle amicizie letterarie, Frankie si sente spesso sola. La sua vita, ora, sta per cambiare. Il suo piano non può fallire. I libri non possono tradirla. Per giorni ha lasciato una copia dei suoi romanzi preferiti sui mezzi pubblici che prende per andare al lavoro, scrivendo all’interno il suo indirizzo e-mail. Perché per una grande lettrice come lei non c’è modo migliore di fare nuove conoscenze, o addirittura di trovare l’anima gemella, se non grazie a un libro. Ne è sicura. Quando le risposte cominciano ad arrivare, Frankie colleziona appuntamenti su appuntamenti. E, purtroppo, delusione su delusione. Perché, di fronte a lei, si presentano le persone più strambe che abbia mai conosciuto e nessuna sembra quella giusta. Tra di loro non c’è l’ombra né di un amico né tantomeno di un fidanzato. Fino a quando non incontra Sunny, un uomo che sembra uscito da uno dei suoi romanzi preferiti. Ma ha un difetto terribile: gusti letterari opposti ai suoi. 


Cosa mi ha attratto di questo romanzo? Il titolo. Mi sarei aspettata un più consueto "La vita inizia quando trovi l'uomo giusto", ovviamente in pieno stile romantico (e un po' smielato), ma così non è stato. Un libro giusto. Ed è vero, tremendamente vero: un libro può cambiarti la vita. Ma non è di me che devo parlarvi, bensì di Frankston Rose, per gli amici Frankie, scrittrice di successo e libraia che decide di prendere in mano la sua vita e darle una svolta.
Dopo essersi demoralizzata leggendo (le poche) recensioni negative indirizzate ai suoi romanzi, Frankie smette di scrivere. Piomba in una specie di bolla di sapone, lasciando ogni occasione e ogni persona fuori dalla sua sfera. I soli a possedere un accesso privilegiato sono Cat, la sua eccentrica migliore amica e socia libraia, insieme al suo giovane amico di soli 17 anni, Seb, disperatamente (e segretamente) innamorato di lei.


Su suggerimento di Cat, che vuole trovarle il fidanzato, Frankie idea un modo che le permetterà di conoscere nuove persone e riprendere finalmente a scrivere: lasciare alcuni dei suoi romanzi preferiti sui mezzi pubblici insieme a un messaggio - firmato Rossella 'O - e alla sua email, per poter permettere al potenziale interessato di contattarla; inoltre, Frankie apre un blog, sul quale scriverà ogni sua (dis)avventura.
Mentre la nostra imbranata e dolce protagonista, fan di Jane Austen, è alla ricerca dell'uomo giusto - che possegga ovviamente i suoi stessi gusti letterari - conosce totalmente per caso mr. Sunny Day, un ragazzo bello e perfetto, ma altrettanto bizzarro... in fissa con la lettura del genere Young Adults, che lei detesta.


Il loro primo incontro è in libreria. Sunny si reca in cassa per acquistare niente di meno che "Twilight", senza fingere che fosse per qualcun altro, ma dicendo l'assoluta verità: è per me.
Mentre in Frankie sorgono varie perplessità sulle scelte di quell'uomo, allo stesso tempo ne è incuriosita. E il primo bacio tra i due? E' Frankie a darglielo... sul naso.
Ma Frankie riuscirà davvero ad aprire il suo cuore e a far entrare quel raggio di sole che Sunny sembra poterle offrire? E i suoi sogni? La scrittura continuerà a prendere polvere in un cassetto chiuso a chiave per paura di essere giudicata?
Intanto, tra episodi divertenti, colpi di scena e libri disseminati per la città, il blog ha un successo enorme... e il genere maschile sembra esserne stato colpito perché Frankie farà degli incontri assolutamente esilaranti.


In un periodo come questo, un libro simile mi ha tenuto compagnia e fatto ridere, scaldandomi al contempo il cuore con una bella storia d'amore contemporanea. Frankie è sbadata, insicura, innamorata dell'amore e della letteratura; Sunny è il ragazzo perfetto, particolarmente buffo e molto sensibile.
L'intera storia, ambientata a Melbourne in Australia, si arricchische con l'indicazione - all'inizio di ogni capitolo - dei titoli letterari lasciati sulle varie linee di tram, metro o treno.
Insomma, è una lettura che mi è piaciuta tantissimo e mi ha coinvolto, perciò consigliata dal mio punto di vista. Se amate Jane Austen, i sogni e la letteratura, non potete perderlo!

Per quanto riguarda, invece, l'idea di lasciare libri per ritrovare la vena creativa e il ragazzo giusto penso che non sia male... peccato che a Roma i lettori (giovani) sui mezzi pubblici siano veramente pochi, altrimenti l'avrei provata, o meglio, se non fossi troppo gelosa delle mie letture che non abbandonerei MAI. 
Ricordo che, quando prendevo quotidianamente la metro per andare a lezione (sto parlando di circa 4 anni fa), eravamo io e due-tre signore (sottolineo) a leggere libri nella stessa carrozza. Ho incontrato al massimo uomini di una certa età immersi nella pagina finanziaria di un quotidiano sgualcito, o pochi universitari dissociati dal mondo con un e-reader. In Italia si legge poco, sono i dati a parlare... Eppure una piccolissima speranza si è accesa qualche giorno fa quando, passeggiando vicino casa, ho notato ben 2 "librerie di strada" con volumi gratuiti e già letti da scambiare. Chissà, magari un giorno funzionerà... se solo ognuno si degnasse poi di riportare il libro o di inserirne un altro.

Come sempre vi lascio con qualche citazione e vi auguro buona serata! Alla prossima!

«Non aveva mai provato una gioia così pura e disinteressata prima di quel momento. "È questo che si prova?" si chiese. "È così che ci si sente quando si è veramente innamorati". Nascose quel pensiero nel profondo del suo essere.»


«All'improvviso, tutto mi è sembrato così evidentemente (e quasi fastidiosamente) chiaro. Avete mai letto L'amore fatale di Ian McEwan? Ho riletto alcune parti mentre andavo a lavorare. Scrive: "Quando sarà finito, capirai che dono era l'amore. Soffrirai molto. Quindi, torna indietro e battiti per conservarlo". Non è bellissimo quando un libro sembra proprio parlare a te?»

P. S. Lasciare libri sui mezzi pubblici non è solo l'idea contenuta in un libro. Il progetto "Books on the rail" esiste davvero... in Australia: https://www.booksontherail.com/
 

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