book

mercoledì 24 settembre 2025

Recensione di “L’amore al posto giusto, al momento giusto” di Ali McNamara

Buonasera amici e ben ritrovati tra le pagine virtuali del mio blog! Dove vi porto stasera? In Inghilterra, a percorrere le stradine di Cambridge per conoscere la storia di Adam ed Eve... sì, Adamo ed Eva, ma non quelli del Vecchio Testamento!


Trama: Eve è appassionata di antichità da sempre. È convinta che ogni oggetto del passato sia una finestra su un altro mondo e su un altro tempo. Per questo, svolge ricerche accurate su ogni singolo articolo del suo piccolo negozio di antiquariato a Cambridge, così da poterne raccontare la storia a chi lo acquista. In questo modo, ha l’impressione di onorare il passato e apprezzare il presente. Adam è il suo opposto: per lui conta solo il futuro. È in città per occuparsi del lascito di suo nonno, da poco scomparso, e spera che la faccenda si concluda il più in fretta possibile. Quando scopre che il nonno ha incaricato Eve di vendere le antichità presenti in casa sua, Adam desidera solo che le ricerche minuziose della ragazza non gli impediscano di tornare a Londra al più presto. Tuttavia, dopo la resistenza iniziale, Adam si ritrova ad affrontare un viaggio nei ricordi di famiglia in compagnia di Eve, e chissà che il presente, il passato e il futuro all’improvviso non entrino in collisione e facciano battere loro il cuore...


Ho individuato questo libro durante una passeggiata a Latina. E sì, ogni volta che ci capito, la tappa alla libreria Feltrinelli è obbligatoria. Cercavo un libro leggero, che avesse però qualche nota interessante e, nonostante il titolo non mi desse molta fiducia (non so se si è capito, ma sono ampiamente stufa di titoli fuorvianti che nascondono storie di tutt’altro genere), l’allusione al negozio di antiquariato gestito dalla protagonista ha giocato un punto a favore.
Eve vive, ormai da moltissimi anni, a Cambridge. Ha ereditato l’attività dei nonni e gestisce il negozio di antiquariato in Clockmaker Court. Molto spesso le capita di sgomberare case e, quindi, di mettere in vendita gli oggetti ritenuti interessanti per il mercato antiquario. Ecco, infatti, presentarsi la sua nuova opportunità. Eve si reca presso la casa di un ex professore universitario, deceduto, dove ad accoglierla c’è il nipote, quarantenne “bello e dannato”, dai toni rock, gentile e persino ironico. Il suo nome è Adam ed è evidente che tra i due, sin dai primi istanti, si stabilisca un certo legame che pian piano si fa più solido, soprattutto quando Eve e Adam iniziano a scoprire ciò che hanno in comune (a partire dal giorno di nascita, il 29 febbraio), e a individuare alcuni segreti che avvolgono i rispettivi parenti e tutti i negozianti di Clockmaker Court. Ci sono strani oggetti, documenti e fotografie che rimandano a periodi passati, dalla Seconda Guerra Mondiale all’epoca Vittoriana e Edoardiana. Seguendo questo filone, come perfetti 007, capiranno di non poter sfuggire al destino e un compito importante, custodito per secoli tra le mura di Clockmaker Court.


Tutto mi aspettavo tranne di trovarmi a stretto contatto con il mondo della Marvel, composto di universi negli universi e di viaggi nel tempo. L’amore, che appare a grandi lettere sulla copertina, fa da quasi da sfondo alla storia che si sviluppa tra le viuzze e i caratteristici negozi di Cambridge. Ritroviamo elementi di Harry Potter, che si tengono la mano con quelli dei fumetti creati da Stan Lee. E alla fine, ne risulta un romanzo piacevole, più fantasy che romance. Veramente una sorpresa.

Se desiderate leggere una storia un po’ diversa, intrisa di mistero e di magia, questo libro fa per voi. Non vi aspettate romanticherie particolari perché sono totalmente assenti e controllate i vostri orologi: attenzione alle pendole che segnano orari del tutto sbagliati.

Ah, a proposito, una nota finale: il titolo originale è “Right Place, Right Time”, molto più idoneo rispetto all’adattamento italiano.

Foto di Joe da Pixabay

«Nessuno di noi sa esattamente quanto tempo ci resta da vivere. Perciò dobbiamo sfruttare al meglio quello che abbiamo».

«[…] Perché le memorie che creiamo e l’amore che condividiamo con i nostri amici e con la nostra famiglia saranno sempre il tempo più importante».

Nessun commento:

Posta un commento

sito